SUL SOFA' DI CHICCA C'E':
Laura Frati Gucci

Laura Frati Gucci è presidente nazionale e legale rappresentante dal 2005 dell’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda (Aidda), organismo no profit fondato nel 1961 con lo scopo di valorizzare l’imprenditoria femminile, il ruolo economico, sociale e politico delle donne. Ha ricevuto il premio Profilo Donna nel 2006.

Laura Frati GucciIl suo ruolo di presidente Aidda rispecchia i fronti su cui l’imprenditrice fiorentina è attiva al punto da essere stata nominata, sempre nel 2005, vicepresidente mondiale del FCEM (Femmes Chefs d’Enterprises Mondiale), un’associazione mondiale che fa parte della task force Europe e che raggruppa 60 associazioni nazionali come Aidda. Laura Frati Gucci è la responsabile delle strategie e dello sviluppo dei progetti internazionali per incrementare le collaborazioni tra le nazioni e promuovere l’imprenditoria che non trascuri i paesi più svantaggiati. Nel 1999 ha fondato la società di marketing e comunicazione strategica, organizzazione congressi, eventi, convegni e mostre Pirene Srl di cui è presidente e quotista di maggioranza. In ambito istituzionale è impegnata sia nelle pari opportunità che in ambito sanitario. Dal 2008 è componente della VIII commissione consiliare Pari opportunità del Comune di Firenze e dall’anno seguente membro della commissione Pari opportunità del Ministero del lavoro, salute e politiche sociali. Ha collaborato inoltre per la realizzazione della Carta delle Diversità Italiana con il Ministero del lavoro e Assolombarda. In precedenza (2007-2008) è stata nominata dal ministro della salute Livia Turco componente della commissione Salute della donna, lo stesso periodo in cui fonda insieme al prof. Frati rettore dell’università La Sapienza di Roma l’associazione no profit “Sì salute insieme” impegnata nello sviluppo della ricerca, della formazione e dell’informazione sulla medicina gender oriented. Dal 2007 è altresì impegnata come responsabile della comunicazione e dei progetti promossi dalla Fondazione onlus Foemina presieduta dal prof. Mauro Marchionni e Gianfranco Scarselli dell’università di Firenze. Nel 2008 ha fondato la Società no profit di medicina perioperatoria. Giornalista, ha frequentato l’università Bocconi, la London School of Economics di Londra, la Sorbonne di Parigi (letteratura francese) e parla fluentemente anche il tedesco. A testimoniare, in parte, la sua ampia formazione e cultura è l’appartenenza al comitato d’onore del premio italiano Aldo Manunzio per la diffusione della cultura e del libro e al comitato d’onore del premio nazionale Mondo del lavoro. Ha fatto parte dell’ente Cassa di Risparmio di Firenze prima come socio della fondazione bancaria, membro della commissione manutenzione patrimonio artistico e storico, della commissione paesaggio e ambiente e dell’osservatorio dei mestieri d’arte (chi meglio di lei, visto che è discendente della famosa dinastia di pellettieri fiorentini) poi come consigliere di amministrazione. Nel 1998 ha realizzato il “Progetto margherita”, uno dei primi per la formazione a distanza, per l’assistenza e la consulenza online a sostegno dell’imprenditoria femminile. Sposata con l’imprenditore di moda Guccio Gucci, è stata consigliere di amministratore di diverse società del settore tessile e dal 1979 al 1997 del Gruppo Frati Spa. Per l’attività imprenditoriale nel mondo tessile ha ricevuto a Londra nel 1998 il premio “The Leading Woman in the World” conferito a 52 imprenditrici di tutto il mondo. Nel 2001 in USA le è stato consegnato il premio alla carriera “Honoree International Who’s Who of Professional and Business Woman”.

Da alcuni anni Lei è Presidente nazionale dell’Associazione Aidda, la più importante associazione in Italia di donne imprenditrici... quali sono gli oneri e gli onori di questo incarico?
«Il differenziale tra il tasso di occupazione femminile e maschile raggiunge il 40%. Oggi in Italia lavora solo il 46% delle donne, 7 milioni di donne in età lavorativa sono fuori dal mercato del lavoro, al sud il tasso di occupazione femminile crolla al 35%. I dati evidenziano che siamo di fronte a risorse umane e professionali sottoutilizzate, mentre devono essere considerate risorse aggiuntive. Recuperare terreno, nonostante la crisi, è necessario e per questo AIDDA si muove collaborando con tutti i soggetti per conseguire un obiettivo che è parte integrante e qualificante delle azioni di ripresa del sistema Italia. Si deve partire dal concetto che la famiglia e il lavoro sono inconciliabili, che le donne hanno la “cura” dei familiari a cui, giustamente, non vogliono rinunciare ma devono essere create le condizoni affinchè il lavoro femminile diventi “accessibile e supportato” da una governance adeguata. Queste azioni diventano, indirettamente, opportunità per le aziende».

Come mai un’associazione di sole donne imprenditrici? E dove le associate sono le persone e non le imprese.
«Vede col cambiamento che è oggi in corso questa formula risulta ancora più innovativa: le aziende si cedono, si acquisiscono, si fondono... da noi vale la persona, l’imprenditrice!!
Conosce altre associazioni legate alle imprese così organizzate?
Le nostre fondatrici hanno avuto una vision “futurista” cinquant’anni fa!!».

Quali sono le finalità dell’associazione e che supporto date alle piccole imprese in questo momento di difficoltà economica e che risultati sono stati raggiunti a livello di rapporti con le istituzioni?
«Le donne devono diventare le costruttrici di una società nuova, bisogna investire nel capitale umano e sociale delle donne per individuare nuovi indirizzi nell’interesse del nostro paese. Siamo convocate ai tavoli di lavoro nazionali con i sindacati e le associazioni datoriali in materia di lavoro, collaboriamo con i ministeri per progetti nazionali che hanno come tema il genere e il lavoro delle donne, abbiamo collaborato alla stesura della carta delle pari opportunità, stiamo raccogliendo curricula divalorizziamo le idee delle giovani per la creazione di nuove imprese in collaborazione con le università sperando di far nascere imprese solo di giovani ma anche joint venture fra neo laureate e imprenditrici consolidate per un mix energetico...». Lei come vede il futuro dell’economia italiana? «Temo un 2010 più duro dell’esercizio appena chiuso ma come mi ha sempre insegnato mio padre.. “è nei momenti difficili che si fanno grandi le aziende”... e allora avanti seppur a denti stretti!! ».

Cosa vuol dire oggi essere imprenditrici e quali sono le aspettative di Aidda per il prossimo futuro?
«Dopo tanti anni di impegno ad occuparmi di genere mi piacerebbe poter vedere che una giovane donna non deve essere mortificata a spendere più di quanto guadagna per poter lavorare con impegno e fare carriera. La vita, anche professionale, di una donna è molto più costosa. Le preoccupazioni di una donna che lavora sono nettamente superiori a quelle dei colleghi uomini, per forma mentis... anche quando i problemi riguardano un figlio o un genitore che è pari ad entrambi... l’uomo ha il “dono” di dimenticare, noi... mai!».

Associazione a parte, che tipo di persona è e cosa piace fare a Laura Gucci?
«Mi piace tanto cucinare nella mia cucina col caminetto acceso e un po’ di musica...chiacchierando con un bene prezioso: gli amici».

 
 
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