Sul sofà di Chicca c'è:
Manuela Maccaroni
(PPD 2018)

intervista di Cristina Bicciocchi - foto Angelo Gigli

Nenella Impiglia

Giudice televisivo del programma “Torto o ragione il verdetto finale” di Rai 1, fino al 2016 (anno di chiusura del programma). Avvocato nella vita da 30 anni, in cui si occupa costantemente della materia minorile e di famiglia, come Presidente degli Avvocati per i minorenni e le famiglie e degli Avvocati matrimonialisti e per le famiglie di fatto. Da 20 anni partecipa costantemente a tutti i programmi Rai, di altre TV e conduce da 8 anni la trasmissione “Incontri VIP” su Radio Radio (I° talk nazionale visibile su Sky, due digitali e streaming mondiali). Ha condotto per Rai 1 la rubrica “l’Avvocato in casa” ad Uno mattina week-end, nel periodo 2009-2010, ospite fissa a contratto nel programma “Uno mattina storie vere” (2010-2011) e nel programma “La vita in diretta” (2012-2013). Scrive su diverse testate giornalistiche, tra cui i settimanali “Di più”, “Di tutto” e ultimamente su “Novella 2000” ha la sua rubrica “Incontri VIP” mensile. In questo anno ed attualmente ha la rubrica fissa “il Pronto Soccorso giuridico dell’Avvocato Manuela Maccaroni” su Rai 2, tutti i venerdì all’interno del programma “Detto fatto” e conduce ancora oggi, tutti i martedì, il programma “Incontri VIP” su Radio Radio. È nata a Roma, mamma di due figli, Eleonora ed Edoardo, già Magistrato onorario e cassazionista, è stata Consulente giuridico presso la Presidenza della Commissione Parlamentare per l’infanzia, è stata componente della Commissione per la tutela dei minori, Tv minori Rai, presso il Ministero delle comunicazioni, si è occupata della redazione di autoregolamentazione Tv e minori.
Ha ideato e realizzato lo sportello di pronto intervento Avvocati per le famiglie e i minorenni, con la Provincia di Roma. È criminologa ed insegna presso l’Università La Sapienza di Roma nei corsi di criminologia. È docente anche presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma nella materia minorile.
È stata scelta nel 2019, tra i 10 maggiori esperti nazionali per l’audizione parlamentare presso la Commissione giustizia in merito alla sua opinione sul progetto di Legge sui patti prematrimoniali, presso la Camera dei Deputati. Ha partecipato a vari progetti di Legge concernenti la materia minorile e di famiglia.
Ha avuto vari incarichi dalle Istituzioni, nel corso degli anni, come Consulente in progetti di Legge, tra cui quello nella Pubblica Amministrazione dal Ministro Brunetta, nel 2008. Ha fondato l’Osservatorio Permanente Mondiale per la Tutela dei Diritti delle Donne e per tale Osservatorio è stata scelta come partnership di un progetto a favore delle donne dal Ministro degli Esteri dello Stato di San Marino. Ha vinto tre concorsi nazionali di poesia. Ha ricevuto il Premio Internazionale “Doc Italy” per la sezione carriere eccellenti tra Legalità, Solidarietà e Spettacolo, nel 2017. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Internazionale “Profilo Donna”, l’8 gennaio 2019 il Premio Mondiale FIDAPA (Campidoglio Roma Pertici Bacci) per i 90 anni della fondazione della FIDAPA.

Buongirono avv. Maccaroni e complimenti per la sua costante ed importante attività a favore dei minori, delle donne e della famiglia. Tre argomenti particolarmente sentiti nella nostra quotidianità come donne, figlie, mamme e mogli. Dopo un anno di emergenza sanotaria, le difficoltà e la gestione della famiglia sono aumentate e i suoi consigli in meteria diventano davvero preziosi...
La ringrazio molto per la stima, effettivamente sono argomenti che mi stanno a cuore particolarmente anche come donna e soprattutto come mamma, visto che viviamo in un momento di grande precarietà nei sentimenti.  Anzi devo rilevare tanta tanta solitudine che accompagna la nostra umanità. L’isolamento dovuto a tutti i media che ci consentono di essere in contatto tra noi “da lontano” già aveva prodotto gravissimi problemi, secondo me, all’interno della nostra umanità, poiché non abbiamo più neanche il desiderio di abbracciarci, di guardarci, di raccontarci dal vivo bastandoci messaggini, addirittura anche senza messaggi, ma con semplici emoticon, per evitare di relazionarci in relazioni reali con gli altri. Ed ora dopo questa grandissima piaga che ha colpito il nostro pianeta forse ci siamo resi conto, proprio per l’isolamento forzato dovuto alla pandemia  ed essendoci dovuti introiettare dentro noi stessi, non potendo contare sui contatti reali che fino a ieri avevamo dato per scontato e che rifugivamo, che vorremmo tanto riabbracciarci, e fare quelle piccole cose anche quotidiane che ci portavano a stare insieme e che tanto spesso, per colpa di un “non tempo” cui davamo la colpa, non abbiamo più fatto.

Quali sono le problematiche più evidenti che sono emerse in tempi di pandemia?
Dal punto di vista generale credo proprio che sia il riconoscere la solitudine che ci ha ammantato ma forse appunto come detto già, prima della pandemia stessa. Per quanto riguarda, invece, tecnicamente la mia materia come Avvocato matrimonialista da 30 anni, devo dire che sono aumentate le separazioni a causa della convivenza forzata dovuta alla pandemia poiché ci si è ritrovati in un nucleo fatto di apparenza in cui molto spesso ognuno aveva una vita parallela (e non è detto solo con altre persone di riferimento dal punto di vista sentimentale), ma che era comunque una vita che poteva permettergli di evadere dalla coppia e dal nucleo familiare costituito nel quale solo con un compromesso di apparenza si viveva l’estraneità di quelle famiglie limitandosi ad incontri forzati nel week-end, nelle feste di ordinanza (Natale o estive ecc..), con tranquillità di un compromesso che mai si pensava sarebbe potuto essere “rovinato”; ed anche i figli in questi nuclei venivano vissuti “a tempo”, con tutta la routine della vita che giustificava la mancanza di quantità e quindi di qualità del tempo che si sarebbe dovuto passare necessariamente con i propri figli, visto che erano stati nel progetto di vita della coppia. Quindi ho dovuto occuparmi, in questo periodo di pandemia, moltissimo di nuove separazioni in coppie che mai si sarebbe pensato potessero giungere alla rottura. Con tanta tristezza perché purtroppo, nonostante faccia questa materia da così tanti anni, ogni volta che una coppia “scoppia” vedo la sofferenza dei figli che purtroppo non sono neanche tutelati dalla nostra legge in modo adeguato perché vengono anche, troppo spesso, messi in mezzo dai genitori ed anche dall’iter giudiziario quando vengono ascoltati in Tribunale, poiché dopo i 12 anni è per legge d’obbligo. Nonostante tutti questi anni, devo dire che mi si stringe il cuore quando appunto li vedo nell’aula del tribunale a testimoniare l’affetto e la voglia di stare con l’uno o con l’altro genitore perché non sembrano testimoni in un procedimento di separazione ma “imputati in un processo penale”…

A proposito di sostegno ai minori e alle donne. Lei è protagonista da gennaio di un nuovo programma televisivo Rai dedicato ai temi che abbiamo evidenziato. Di che si tratta?
Si da gennaio ho creato, poiché è un mio progetto, su Rai 2 all’interno del programma Detto Fatto il “Pronto Soccorso giuridico dell’Avv. Manuela Maccaroni” per le donne e le famiglie, che sta riscuotendo moltissimo successo poiché questi temi sono cari a tante persone visto che la donna, come appunto dicevamo, è figlia, sorella, madre, moglie, nonna. I temi che finora abbiamo trattato sono stati temi suggeriti dalle lettere delle nostre telespettatrici che mi chiedevano un consiglio tecnico giuridico su varie problematiche ed in ogni puntata abbiamo scelto una lettera dedicata, per poter avere lo spunto da quella nel rispondere alla fattispecie in oggetto e parlare di vari argomenti, che mi sono proposta possano essere una sorta di prontuario giuridico della materia di famiglia, per le donne, e quindi che sottenda al suo interno, dalla A alla Z, tutti quei problemi legali legati alla sfera più sensibile che è appunto quella matrimonialista, per i minorenni, per le donne e quindi automaticamente anche per gli uomini cioè tutto ciò che è quello più fragile nei sentimenti della nostra vita e che va tutelato in modo adeguato. Infatti nella mia rubrica abbiamo fino ad oggi parlato, con grande successo anche di share perché evidentemente argomenti molto sentiti, di separazioni, divorzi, assegni di mantenimento, decadenza della potestà genitoriale, procedimenti a favore di esecuzione di provvedimenti  emessi dal Giudice, atti persecutori: stalking, mobbing, bullismo e ci prepariamo a tante altre puntate dove certamente sviscereremo la maggior parte delle problematiche che la gente ha sete di conoscere  perché inerenti alla loro quotidianità e ai loro problemi del momento.

Lei ha fondato L’Osservatorio Permanente Mondiale Per La Tutela Dei Diritti Delle Donne, qual’è il fine che persegue questo Osservatorio?
È una bellissima domanda perché mi permette di raccontare quella che è la finalità dell’Osservatorio, che è il voler cambiare alcune leggi sbagliate e che hanno portato anche a situazioni gravissime, che meritano di poter trovare una soluzione legislativa adeguata senza troppa demagogia, cui purtroppo dobbiamo sempre assistere continuamente. Con l’Osservatorio possiamo guardare alle leggi nel mondo a favore delle donne e, se funzionano, più delle nostre, con umiltà se non altro cercare di imitarle. Faccio alcuni esempi, in merito allo stalking e maltrattamenti, intanto il reato di stalking (art 612bis c.p.) è entrato in Italia ben 20 anni dopo l’Inghilterra, ma con delle limitazioni gravissime che hanno portato questo reato ed il reato di maltrattamenti, fino a due anni fa (fino a quando è entrato il codice rosso), ad avere l’inibizione da parte delle Forze dell’Ordine di poter arrestare il colpevole di questi reati poiché per l’arresto occorreva avere la flagranza di reato, vale a dire occorreva cogliere sul fatto l’autore di questo misfatto e quindi la oggettiva impossibilità, per il 90% , da parte delle forze dell’ordine di poter arrestare. Infatti sia nello stalking, ma soprattutto per poter arrestare nel caso di maltrattamenti familiari  occorreva poter avere una persona delle Forze dell’Ordine che si arrampicava sulle finestre per poter vedere da fuori la finestra quello che accadeva poiché se venivano chiamati ed intervenivano dopo l’accadimento del fatto e l’aggressore veniva preso sulla porta di casa, non avendo le Forze dell’Ordine potuto vedere l’aggressione non avrebbero potuto arrestarlo poiché si sarebbe integrata un’altra fattispecie tecnica penale detta “quasi flagranza”, che non sarebbe rientrata nell’ipotesi di arresto ad opera delle Forze dell’Ordine. Invece se fosse stato già in vigore il nostro Osservatorio, guardando invece all’America, e cercando di imitarli, avremmo potuto anche noi mettere in atto “The Order of Protection (ordine di protezione)” che implica, entro  48 ore dalla richiesta, nel caso ad esempio di stalking, di avere un’udienza fissata davanti ad un Giudice il quale intima, al presunto aggressore, di allontanarsi dalla persona che invoca protezione per un raggio minimo di 5 km ed in caso di mancato rispetto automaticamente scatta l’arresto. Tutto ciò in America ha decrementato di più della metà i reati contro le donne e da noi, purtroppo, fino ad oggi sono aumentati. Il codice rosso creato nel 2019 con tanto lavoro e tante sofferenze e purtroppo tante vittime già in precedenza sono certa potrà essere uno strumento valido poiché si supera, con questo strumento, la legge che ancora altrimenti, rimanendo ferma alla flagranza di reato, non consentirebbe tutt’oggi, ancora, l’arresto in particolari reati, quali quelli di cui abbiamo già parlato, se non in flagranza di reato. Credo molto nell’Osservatorio per la tutela dei diritti delle donne e nei progetti futuri a favore delle donne che potranno essere realizzati per loro.

Per finire la nostra utile chiacchierata cosa si augura per il 2021?
Nel 2021 mi auguro qualcosa che spero non sia utopico, riscoprire la bellezza dello stare insieme, non solo negli abbracci e nelle carezze, di nuovo, ma in tante chiacchierate “dal vivo” senza troppi messaggi che ci portano a troppa lontananza d’animo. 
La ringrazio per la sua intervista e veramente mi complimento con lei perché crede in questo bellissimo progetto Profilo Donna di cui sono onoratissima di esser stata parte nel premio del 2018, e soprattutto tramite Profilo Donna si può valorizzare la nostra categoria di donne che sostengono le altre, che credono nelle altre donne, perché noi donne abbiamo veramente tanto tanto da dare ma occorre tra noi tanta solidarietà e con quella potremmo veramente cambiare il mondo.

 

 
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