intervista di Cristina Bicciocchi - foto Angelina Müller
Anastasiya Petryshak è tra i violinisti più acclamati al mondo della sua generazione.
Nasce in Ucraina nel 1994. All’età di otto anni inizia ad esibirsi in pubblico vincendo numerosi concorsi di caratura nazionale ed internazionale.
Nel 2005 si trasferisce in Italia per proseguire gli studi di violino diventando la più giovane allieva del Maestro Salvatore Accardo con il quale studia all’Accademia “Walter Stauffer” a Cremona per otto anni. Durante quel periodo Anastasiya afferma la sua carriera ed il suo nome diventa di riferimento nell’ambiente musicale già da giovanissima.
Nel 2016 si trasferisce in Svizzera, conclude il “Master Soloist” nella prestigiosa “ZHdK” di Zurigo sotto la guida del Maestro Rudolf Koelman ed afferma ulteriormente la sua arte. La sua carriera internazionale permette ad Anastasiya di suonare in tutto il mondo: Europa ed oltre come Stati Uniti, Corea del Sud, Arabia Saudita, Libano e Sud Africa.
Si esibisce nelle più prestigiose sale concertistiche, con rinomate orchestre e dal 2010 collabora regolarmente con il tenore Andrea Bocelli. Incide il suo primo CD “Amato Bene” con Sony Classical, registrato con “Gli Archi dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia” suonando sullo Stradivari “Il Toscano”. Anastasiya continua la sua collaborazione con Sony e pubblica il suo secondo album nel 2023, “Ange Terrible”, incentrato sui capolavori francesi dei primi del Novecento. Anastasiya acquisisce una grande esperienza suonando i migliori strumenti d’epoca della collezione del “Museo del Violino” di Cremona. Si esibisce suonando il celebre violino “Il Cannone” appartenuto a Niccolò Paganini per eseguire il suo Concerto n.1 presso il Teatro Carlo Felice di Genova. Le è stato assegnato il premio “Personalità Europea nel Campo della Musica Classica” nel 2016 e il Premio Internazionale Profilo Donna nel 2022. Suona regolarmente per i progetti di livello mondiale come visite di Stato oppure “Il Grande Mistero” voluto dal Papa Francesco per le Cattedrali più significative d’Europa ad esempio “Sagrada Familia” a Barcellona.
È invitata a numerosi documentari e programmi televisivi e ha suonato alla 35° edizione del famoso Concerto di Natale, nella Basilica Superiore di San Francesco di Assisi, organizzato dalla RAI (2020).
Buongiorno Anastasiya ci può raccontare come è nato l’amore per la musica?
La musica ha sempre fatto parte della mia vita.
Fin dai primi anni suonavo il pianoforte e frequentavo i corsi di danza e canto. Un bel giorno passeggiando per il centro della mia città natale, Ivano-Frankivsk, ho sentito suonare un violinista che eseguiva le Quattro Stagioni di Vivaldi. Mi ha meravigliato il suono del violino e mi innamorai della musica di Vivaldi.
Dopo questo colpo di fulmine ho avuto la fortuna di studiare con l’insegnante Marta Kalynchuk che mi ha fin da subito guidata verso la strada professionale quella dei concorsi e concerti. Grazie a lei mi sono innamorata della musica ed ho anche la passione per l’insegnamento ed il desiderio di trasmettere il mio sapere ed ispirare i miei studenti. Fin da subito avevo capito che il violino sarebbe stato il mio compagno di vita.
Quindi lei conferma che oltre al piacere nel sentire la musica di Vivaldi, è stato importante trovare un insegnante coinvolgente che arrivasse a “farla innamorare”?
Certamente, l’insegnante giusto, specialmente all’inizio del percorso, è fondamentale. Ho avuto la fortuna di incontrare una straordinaria prima insegnante di violino. La sua capacità di motivarmi e di spingermi a superare continuamente i miei limiti è stata determinante per i miei progressi. È proprio grazie a lei che ho deciso di intraprendere la carriera di insegnante diversi anni fa. Il mio obiettivo è di aiutare i ragazzi a sviluppare al massimo il loro potenziale e di guidarli verso il raggiungimento delle loro aspirazioni musicali. Nella mia esperienza, un insegnante ispirato e dedicato può fare la differenza tra un semplice apprendimento tecnico e una vera e propria passione per la musica a lungo termine.
Come riesce a conciliare il lavoro con gli impegni famigliari? Sappiamo che lei è diventata mamma del piccolo Andre che oggi ha 3 anni e che attualmente è in dolce attesa all’ottavo mese di una bambina.
Conciliare il lavoro con gli impegni familiari richiede una buona dose di organizzazione e flessibilità.
Essere una violinista e una mamma richiede un delicato equilibrio, ma con il tempo si trovano strategie che funzionano. Inoltre, ho sempre ricevuto un grande supporto da parte della mia famiglia, dai miei genitori a mio marito e ora anche dai miei figli. Spesso viaggio per concerti insieme ad Andre e a mio marito. Questo ci permette di trascorrere del tempo insieme e offre al nostro bambino l’opportunità di vedere realtà diverse, imparare molto sul mondo, conoscere culture diverse e sviluppare un apprezzamento profondo per la musica. La chiave è trovare un ritmo che permetta di dare il giusto spazio a ogni aspetto della mia vita, senza dimenticare di ritagliarmi del tempo per me stessa, per ricaricarmi e continuare a dare il meglio sia come musicista che come madre.
Ricordiamo che è uscito l’anno scorso il suo secondo CD realizzato con la Sony dal titolo Ange Terrible a cui tiene in modo particolare.
È un album ispirato alla musica francese scritta tra il 1891 ed il 1941, includendo il periodo delle due Guerre Mondiali e che evidenzia la dualità tra il bene ed il male...
Trovo la musica francese molto affascinante ed amo particolarmente i capolavori dei grandi Debussy, Ravel e Messiaen che ho registrato. Il progetto è il frutto di molti anni. Ma l’idea di incidere questo repertorio si è fortificata dopo aver conosciuto mio marito, Edouard Hurstel, che è di origine francese.
Dopo aver approfondito anche lo studio della storia di quel periodo, la mentalità e la lingua francese ho dato vita ad Ange Terrible. Tramite i progetti discografici mi piacerebbe raccontarmi.
Nel primo cd, “Amato Bene”, si sentiva un Anastasiya giovane, piena di sogni ed entusiasmo ed era incentrato interamente sul mio primo amore musicale: Vivaldi. Comprendeva le famosissime Quattro Stagioni ed altri due concerti tra cui uno registrato per la prima volta nella storia. Avevo suonato sul meraviglioso Stradivari del 1690, “Il Toscano”, insieme agli Archi dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed il Maestro Luigi Piovano. Nel secondo disco, realizzato sempre con la Sony, volevo affrontare un repertorio più vicino ai nostri tempi. Nel cd “Ange Terrible” si può sentire un Anastasiya più matura e completa, mette in risalto sia il lato più luminoso, puro e angelico del mio carattere che quello più testardo, passionale e un pò terribile. Ascoltare questo disco con la percezioni di quello che sta succedendo nel mondo in questi ultimi anni, sicuramente può far riflettere sulla situazione attuale. Uno dei messaggi del cd infatti è quello di far pensare tramite la musica di questi grandi compositori che hanno conosciuto e sofferto la guerra.
La loro musica è il riassunto di tutto ciò che hanno vissuto, provato e pensato. In queste pagine continuano a vivere le loro idee e visioni sulla vita. Musica piena di chiaroscuri, mistero, fascino e bellezza.
È incredibile anche la contraddizione che si sente in qualche brano. Per esempio nella meravigliosa Louange a l’immortalité di Jesus di Messiaen possiamo sentire una pace incredibile, una serenità, luce e puro amore. Si tratta dell’ultimo movimento del famoso “Quartetto per la fine dei tempi” scitto quando Messiaen era prigioniero ed eseguito per la prima volta nel 1941 sempre nei campi. Grande contrasto tra la terribile realtà e questa musica che eleva gli spiriti collegando l’anima con l’eterno e l’infinito.
Quest’anno ha continuato le sue innumerevoli tournè in Italia e all’estero anche insieme al pianista Lorenzo Meo e al fianco di Andrea Bocelli che nutre una stima infinita per lei... come e quando è iniziata la collaborazione con Andrea Bocelli?
Collaboro con Andrea Bocelli da quando ero bambina. In questi 14 anni di vita musicale insieme, ho avuto la straordinaria opportunità di esibirmi su prestigiosi palcoscenici di vari paesi e continenti ed affiancarlo nelle varie registrazioni discografiche.
Ho partecipato a concerti ed eventi di grande rilevanza e unicità. Ricordo con particolare affetto la registrazione di Ave Maria composta da Andrea Bocelli per voce, violino e orchestra registrata per il disco “Believe” e successivamente il video nel suggestivo Santuario della Santa Casa di Loreto. Quest’anno ci sono stati concerti in Francia, Turchia, Qatar, Italia, Svizzera.
Quali sono i suoi prossimi impegni?
Insegno alla Yamaha Music School di Zurigo da quattro anni e, parallelamente, tengo spesso masterclass in America.
Tra i prossimi concerti ci saranno date a Dubai (1 novembre), Gordes (29 marzo), Doha (19 aprile) e, a marzo un tour in Messico.
Continuerò anche il progetto dei video che ho iniziato durante la pandemia, realizzando regolarmente video musicali per il mio canale YouTube condividendo così la musica classica con il pubblico che mi segue.
Ho appena finito di registrare un video speciale per la mia bambina: una “ninna nanna” della compositrice americana Amy Beach, che pubblicherò per dare a mia figlia il benvenuto musicale in questo mondo.
Ho fatto lo stesso per mio figlio Andre, pubblicando la ninna nanna di Brahms il giorno della sua nascita, il 5 luglio 2021.