Premio Internazionale Profilo Donna XXIV edizione
I nostri primi 25 anni
serata 2014

“Europa, creatività e Made in Italy”. È sotto questa “bandiera” che si è svolta la cerimonia di premiazione delle dieci candidate al 25esimo Premio Internazionale Profilo Donna, la sera di venerdì 11 luglio a Formigine, comune modenese di struttura medievale, un vero gioiello per il territorio. Ed è quest’affascinante cornice ad aver ospitato la serata di gala alla quale ha partecipato come sempre un nutrito parterre di personalità note a livello nazionale, ma anche internazionale. Attraverso la loro esperienza professionale e personale hanno rappresentato perfettamente l’anima dell’evento che Cristina Bicciocchi ha fatto nascere con grande sensibilità per dare voce a tutte le sfaccettature del mondo femminile.
Una platea, seduta all’aperto nel grande spazio che costeggia le mura del castello di Formigine (finito di restaurare nel 2007) che accoglieva tra le già premiate la soprano Mirella Freni, l’avvocato Cristina Rossello, Presidente di Progetto Donne e Futuro e l’imprenditrice Claudia Cremonini, festeggiata nell’occasione per il suo compleanno.
Allestito per l’occasione un grande palco sul quale si è sistemata la giovane orchestra sinfonica di Cervia diretta dal Maestro Fulvio Penso. I musicisti, sotto la sua direzione, hanno saputo interpretare brani moderni con straor-
dinaria freschezza, senza cadere in inutili manierismi.
Ed ad aprire la serata la sfilata, molto attesa, delle 50 bandiere dei Due Mondi, realizzate da altrettanti grandi artisti e che fanno parte di una mostra itinerante curata dall’architetto Laura Villani, già ospite del convegno “Donne e Creatività” che si è svolto la mattina nella restaurata sala del consiglio comunale. Nelle bandiere, l’architetto Villani, ha voluto imprimere il concetto di superamento delle nazionalità, come emblema dell’unione dei popoli e non di una frammentazione celata da propri simboli e colori.
Ogni bandiera è stata portata in corteo da dame e signori in abiti ottocenteschi componenti l’associazione “Oltre il castello” che fa capo alla Pro Loco formiginese .
Maestri cerimonieri della serata, il noto giornalista TV Marco Senise e naturalmente Cristina Bicciocchi. La prima ospite a salire sotto i riflettori, la padrona di casa, il primo cittadino di Formigine, la neo sindaco Maria Costi, emozionata e gratificata di poter ospitare una manifestazione di tale livello con grandi donne da cui imparare e con cui confrontarsi. Accompagnata dal gonfalone del Comune sul palco ha detto: «Grazie a Cristina Bicciocchi che porta da 25 anni l’attenzione su un tema tanto importante, prioritario, quello del talento femminile, dell’inserimento della donna nel mondo, del coraggio delle donne, dell’impegno che le donne mettono, spesso ricoprendo diversi ruoli».
A seguire, anche i saluti della vice sindaco Antonietta Vastola che ha sottolineato come l’evento sarà spunto di riflessione per le tematiche femminili in futuro anche per il Comune di Formigine.
Madrina della serata che ha affascinato tutto il pubblico nonostante i suoi 87 anni, Gina Lollobrigida, “La Gina”, come si sentiva chiamarla in piazza mentre si aspettava il suo arrivo. Ad accompagnarla Horacio Pagani, celebre costruttore di auto, veri bolidi della strada come la Diablo e l’ultima nata Huayra. Tra Pagani e Gina Lollobrigida da anni è nata e si è rinsaldata una grande amicizia generata dalla comune passione per l’arte e la scultura, ambiti in cui la stella cinematografica italiana, tra le più conosciute nel mondo, ha saputo essere un massimo esponente. «È molto bello premiare le donne perché ne hanno bisogno» ha esordito l’artista davanti ad un pubblico tutto teso verso di lei.  «Anche oggi purtroppo ci sono momenti in cui la donna va aiutata, esaltata, appoggiata» ha precisato Gina.
Anche alla Lollobrigida un omaggio dell’artista modenese Carlo Baldessari che ha firmato i preziosi simboli per il 25esimo del Premio Profilo Donna creando in edizione limitata opere stupende, realizzate attraverso la sua particolare tecnica del vetro riciclato, un sole con al centro una broche, a simboleggiare i nuovi ruoli di potere della donna emancipata.
E la prima delle premiate a ricevere la scultura a forma di sole è stata la stilista modenese Jessica Giuliani che ha ricordato, come una delle prime imprenditrici premiate da Cristina Bicciocchi 25 anni fa, fu proprio sua madre Anna Marchetti che attraverso la sua creatività seppe fondare la casa di moda Anna Marchetti Group, un Made in Italy che il mondo ci invidia. «Personalmente mi impegno a seguire regole che mi sono formata nel corso di questi anni e che io definisco le 8 C» ha raccontato Jessica con grande solarità. «Cuore perché amo il mio lavoro, Creatività unita al Cambiamento, ciò che va bene oggi non andrà bene domani. Comunicazione efficace, Costanza e Convinzione di realizzare i propri sogni, il Coraggio anche di affrontare eventuali insuccessi per porvi rimedio e ricominciare da capo: ed infine la Competitività».
Premiato anche il coraggio e la determinazione oltre che l’estremo senso umanitario di Mariavittoria Rava presidente e fondatrice della Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus, che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in tutto il mondo, salvandoli dalla strada e dando loro speranza, cure mediche e un futuro anche tramite l’adozione a distanza. Da anni sono ad Haiti. «Non c’è un tempo per aiutare gli altri - ha raccontato la minuta Mariavittoria - alla Fondazione ora io dedico tutto il mio tempo, ma come me anche un team di donne meravigliose. Noi portiamo la voce di tantissime donne coraggiose. Andando per esempio in Haiti, Paese ancora del quarto mondo, si vedono donne straordinarie che combattono tutti i giorni tra la vita e la morte loro e dei loro figli». E concludendo con un augurio ha detto «spero che un giorno sia una di queste donne di Haiti a vincere un premio, chissà magari possiamo  inventarcelo».
Sul palco anche l’onorevole Silvia Costa, europarlamentare, eletta pochi giorni prima Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo. Molto attiva anche per le pari opportunità, già nella scorsa legislatura è stata relatrice del programma settennale “Europa creativa” dedicato alla cultura, alla creatività e agli audiovisivi.
«Riguarda progetti europei che vedono centrale un sostegno alla circolazione degli artisti, dei professionisti della cultura, dei media. Anche se c’è una parte non molto raccontata di quello che si fa in Europa, noi continuiamo il lavoro di costruzione di un’identità europea senza dimenticare di promuovere il nostro straordinario patrimonio con l’obbiettivo di farci sentire più cittadini europei con la possibilità di accedere a tutte le opportunità che questo comporta».

È stata quindi la volta di Vania Franceschelli, che seppur giovane ha un background professionale oltre che di altissimo livello, anche molto ricco. Tra i vari ruoli che ricopre c’è anche quello di responsabile estero dell’Associazione Nazionale dei Promotori Finanziari italiani e per l’occasione ha illustrato la presenza femminile nel settore finanziario. «Il mondo della finanza vede protagoniste poche donne. Un dato invece molto positivo riguarda le donne nel ruolo di promotrici finanziare: sono aumentate del 30%». Vania è inoltre Presidente dell’ordine del nocino modenese, dedica il suo tempo libero a questa importante associazione che salvaguarda una delle eccellenze del territorio, il liquore fatto di noci, ottimo digestivo, legato a una antica tradizione femminile.

Dal mondo della finanza il premio passa nelle mani della Giustizia con il magistrato Paola Di Nicola che dal 2010 lavora presso il tribunale penale di Roma. Ha pubblicato il libro La Giudice dove affronta con coraggio il delicato tema della questione di genere nell’ambito in cui opera «Essere donna era come non essere, non esistere» ha raccontato attraverso alcuni episodi da lei vissuti fronteggiando criminali e uomini di mafia che in lei, in quanto donna, non riconoscevano il potere. «Credo che qualsiasi attività venga svolta con serietà, con responsabilità, determini un grane potere perché potere hanno nelle proprie mani le donne che lavorano in casa, potere hanno le donne che hanno l’educazione dei loro figli, le donne che come me svolgono questo ruolo. Devono avere più capacità di vivere, possedere il potere con autonomia, con la loro statura e con la loro specificità di differenza e a mio avviso il limite troppo spesso di noi donne - e parlo anche di me che ho dovuto fare molta strada per arrivare a dirlo - è che imitiamo l’esercizio del potere degli uomini e questo non fa bene a noi e ancora meno agli uomini».

Applausi a scena aperta per la più giovane fra le premiate, la campionessa italiana di pattinaggio artistico Carolina Kostner. Nessuno ha vinto quanto lei. Con una semplicità disarmante ha confessato il senso delle sue vittorie «le medaglie non sono veramente l’obbiettivo da raggiungere. Ne ero convinta fino a quando ho vinto quest’ultima alle Olimpiadi. Pensavo che fosse l’obbiettivo da raggiungere invece quando stavo sul podio e la medaglia l’avevo attorno al collo, finalmente mi sono accorta che è stata l’esperienza, la strada che ho fatto fino a lì e tutte le lezioni difficili che ho dovuto affrontare: è quello l’obbiettivo della mia carriera sportiva». Il 20 e il 21 settembre è stata tra le protagoniste di una grandioso spettacolo all’Arena di Verona, dal titolo Intimissimi on ice Opera Pop. «Secondo me questo evento rappresenta il patrimonio creativo che abbiamo in Italia, con la collaborazione di Marco Balich e tantissimi altri. Mi sento onorata di farne parte».

Dallo sport al turismo con la manager Francesca Mozer e la realizzazione di un ambizioso progetto in terra ligure, il resort Eco del Mare. «Ho cercato di creare un posto dove la libertà fosse il vero lusso, come se ogni giro invitassi qualcuno a casa mia». Con il suo resort, divenuto meta di cantanti, poeti, scrittori, scultori, Francesca Mozer è riuscita a ridare luce ad un turismo di cultura e di bellezza, una vera valorizzazione del territorio. L’orchestra le ha dedicato il brano “Donne” del suo famosissimo compagno Zucchero Fornaciari.

Momento emotivamente delicato è stato quello della premiazione dell’imprenditrice Rosaria Marazzi scomparsa improvvisamente in aprile, quando già le candidature al premio erano state effettuate. Donna e imprenditrice di grande carisma, ha avuto una fortissima vocazione per le iniziative di solidarietà, culturali e di valorizzazione del territorio. A ricevere il premio la figlia Caterina Severi «Questo è un premio non alla sua memoria, ma alla mamma che noi tutti abbiamo presente nel nostro cuore. Visto la sua statura morale, è un premio per lei come mamma e come imprenditrice che lascia un insegnamento profondo e importante per la famiglia e per tutte le donne» ha commentato emozionata Caterina Severi abbracciata da un lungo applauso dalla platea.

Altro profilo di donna di grande caratura a cui è andato il Premio è quello di Narcisa Livia Brassesco Pace attualmente prefetto di Brescia. Il prefetto Brassesco Pace tutela l’ordine pubblico a Brescia con un tocco di managerialità ed è in prima linea contro la violenza alle donne. «Oggi le norme esistono, sono puntuali e tendono a prevenire la violenza contro le donne e a tutelare le vittime e soprattutto a capire tutti i comportamenti che creano disagio alle donne. Voglio ricordare la convenzione di Istanbul che è stata ratificata lo scorso anno dallo Stato italiano e che permette di raggiungere gli obbiettivi che ci si pone». Il prefetto Brassesco Pace è stata nominata recentemente componente della Commissione Cultura e Formazione d’Impresa della Fondazione Ansaldo di Genova.

Infine, ma non ultima, l’attrice e modella Clarissa Burt sempre di indiscusso fascino che ha raccontato la sua evoluzione come imprenditrice. Trasferitasi negli Stati Uniti nel 2005 il suo obbiettivo è stato migliorare le condizioni di vita della donna. Per questo ha fondato a Los Angeles il Clarissa International Motivational for Women, piattaforma mediatica ondine basata su una precisa filosofia che sostiene l’importanza dell’aspetto esteriore, di quello interiore, di una sana ginnastica per la mente e una spiccata generosità, intesa sotto l’aspetto umano: «Insieme siamo più forti, dobbiamo imparare a lavorare insieme, noi donne, smettendo quelle dinamiche consuete che non fanno che allontanarci, come la gelosia o la competizione» ha spiegato Clarissa. A breve l’uscita del suo libro “The self-esteem regime” e una linea di prodotti Made in Italy.

Al termine della serata di premiazione e prima della cena di Gala che si è svolta nel giardino interno al Castello, bagno di folla per tutte le protagoniste del premio e una gradita sorpresa per Claudia Cremonini che ha festeggiato il suo compleanno nella ricorrenza del 25esimo anniversario di Profilo Donna! 

 
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