Premio Internazionale Profilo Donna
alla XXVII edizione

serata 2015

 

Eleganza, armonia ma anche impegno e valori condivisi.

Sono gli ingredienti della XXVII edizione del Premio Internazionale Profilo Donna, ideato e promosso dalla giornalista Cristina Bicciocchi, per valorizzare il ruolo della donna nella società che, anche quest’anno, ha visto la partecipazione di numerose persone, uomini e donne, che ne condividono valori e intenti.

Secondo una tradizione che dura ormai da tre anni, la cerimonia di consegna del Premio si è svolta in piazza Calcagnini D’Este a Formigine. Seduti in prima fila, da una parte le autorità civili e militari, dall’altra le dieci donne premiate, in attesa di salire su quel palco che tante storie ogni anno racconta. Storie d’imprenditrici, di giornaliste, di donne che hanno fatto dell’arte e della bellezza un obiettivo di vita, e ancora di ricerca medica e malattie, di lutti e soluzioni per affrontare la vita, anche dopo eventi così devastanti come la perdita di una neonata.

Un’edizione speciale quella che si è svolta il 29 giugno scorso, ricca, se è possibile ancora di più, di belle persone, esempi da seguire e a cui ispirarsi. Sul palco, a presentare assieme a Cristina Bicciocchi come sempre un uomo, Ettore Tazzioli, Direttore di Trc, oltre all’Ensemble femminile dell’Orchestra dell’Opera Italiana e una delegazione dell’International Women’s Association, un’associazione di donne straniere sul territorio, che hanno indossato per l’occasione, i vestiti tipici del loro Paese d’origine per promuovere l’integrazione dei popoli e la pace nel mondo.

“Esempi da seguire” con queste parole Maria Costi, sindaco di Formigine, ha descritto le dieci donne premiate.

Il primo cittadino ha anche voluto dare un messaggio di speranza alla platea, ribadendo la necessità di andare avanti con fiducia, nonostante gli eventi tragici di quei giorni, gli attacchi terroristici a Istanbul che hanno provocato la morte a 42 persone.

Ettore Tazzioli ha ricordato invece i passi da gigante fatti dal mondo femminile, se si considera che proprio quest’anno ricorre il 70esimo anniversario del Decreto Bonomi, legge che ha sancito l’estensione del voto alle donne nel nostro Paese. “Pochi anni fa – ha detto il Direttore di Trc– le donne nemmeno votavano, ora le troviamo ai vertici di aziende e società”.

È stata poi la volta di Cristina Bicciocchi che, emozionata, ha salutato ospiti e invitati, gli amici delle tv, compresa quella Serba, e ha ricordato i valori fondanti del Premio, ovvero la valorizzazione delle donne, portatrici di idee, talenti e professionalità che, tutte insieme, sono riuscite ad ottenere importanti risultati nei diversi settori della società.

“Se un giorno – ha detto Cristina – non dovesse più servire il Premio per annunciare risultati importanti ottenuti dal mondo femminile allora avremo fatto veramente un passo in avanti”. A dare ancor più valore a quelle parole sono stati i contenuti di due videomessaggi arrivati rispettivamente dal Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini che, da Bruxelles ha ricordato, il giorno dopo la Brexit inglese, alcuni dati riguardanti l’export. “L’Emilia Romagna nel 2015 – ha detto il governatore – ha esportato beni per 55 miliardi di euro ed è stata la sesta regione d’Italia per attrattività di investimenti dall’estero” e ancora “Sono orgoglioso di essere alla guida di una regione con la più alta percentuale di donne occupate, abbiamo bisogno di una società dove ci siano pari diritti e donne nei ruoli decisionali”. Da Parigi invece, sono arrivati i saluti di Claudia Cardinale che si è detta vicina alle finalità del Premio Internazionale Profilo Donna e ha ricordato che, oltre ad essere Ambasciatrice Unesco, sostiene da sempre le battaglie femminili.

 

Dopo i saluti di queste due personalità siamo entrati nel vivo della serata parlando di un tema che sta molto a cuore a Cristina Bicciocchi, la solidarietà.

Il Premio quest’anno ha dato visibilità e sostenuto la onlus “Un Respiro nel Futuro” che si occupa di un progetto di ricerca per lo studio di una malattia rara, deficit del surfattante, in memoria della piccola Sofia Grace Presacco scomparsa l’anno scorso
neonata. Presenti in platea i nonni della bimba, Loredana e Dario.

“La malattia - ha spiegato dal palco il professor Marco Somaschini, neonatologo del San Raffaele di Milano - è una malattia rara, gravemente invalidante quando non compatibile con la vita. Si tratta di un deficit della proteina C del surfattante, che è una sostanza che si trova nei nostri polmoni e ci permette di respirare. La malattia si manifesta in genere in neonati a termine e comporta difficoltà respiratorie crescenti che portano alla morte in pochi mesi. Non ci sono terapie risolutive, per questo sono molto importanti associazioni come “Un Respiro nel Futuro” perché le malattie rare sono anche dette malattie orfane, in quanto nessuno se ne occupa. L’industria farmaceutica non ha interesse a fare ricerca”.

Il presidente della onlus “Un Respiro nel Futuro” Federico Ferraresi, padre di Brando, ha ricordato che l’associazione è nata tre anni fa grazie all’impegno di un gruppo di genitori di bambini colpiti dalla malattia, “Se certe volte il destino gioca brutti scherzi altre volte ti permette di comprendere aspetti importanti della vita. Mio figlio mi ha insegnato per esempio a vivere il presente, a gioire anche nel momento del dolore”.

Alla Onlus è stato infine donato un assegno di 20.000 euro dalla Fondazione Mediolanum grazie alla sensibilità dimostrata per il progetto di ricerca da parte della Presidente Sara Doris, premiata a Profilo Donna nel 2011. Sul palco a consegnare l’assegno Manuela Fiorillo e Virginio Stragliotto.

Denaro, grazie al quale, partirà nei prossimi mesi un progetto per la creazione di un farmaco che potrà aiutare i bambini colpiti da questa malattia.

Cristina Bicciocchi ha poi presentato la madrina della serata, Liliana Cosi, (già premio Profilo Donna), ballerina di fama internazionale, della scuola di danza Cosi – Stefanescu, “Sono contenta di essere qui perché in questo posto mi trovo sempre a mio agio – ha detto l’étoile – è importante portare avanti i valori delle donne, il positivo del mondo”.

Alla madrina della serata è stato poi consegnato il premio della XXVII edizione, l’opera “Genesi Aurea” realizzata dalla stilista Franca Bacchelli, ispirata a Gea, la grande madre cosmica.

A salire sul palco è stata poi la volta della prima premiata della serata, l’oncologa palliativista Elena Bandieri che ha raccontato i punti salienti di una ricerca indipendente, ovvero non sostenuta da case farmaceutiche, sul trattamento del dolore oncologico, effettuata con il professor Mario Luppi del Policlinico di Modena.

Ricerca che ha permesso di evidenziare come l’utilizzo della morfina sia più efficace nel trattamento del dolore, senza aumenti di tossicità, rispetto al tradizionale uso di farmaci analgesici proposti nel corso del trattamento oncologico.

“Nell’83% dei casi abbiamo ottenuto la riduzione del dolore del 50% - ha sottolineato la ricercatrice – questo dimostra come l’utilizzo della morfina rappresenti una strategia farmacologica innovativa rispetto a quello che l’organizzazione mondiale della sanità ha sempre suggerito”. A consegnare il premio è stata l’Assessore alle Pari Opportunità e Vicesindaco di Formigine, Antonietta Vastola, alla quale è stato donato il libro sulla vita e la storia aziendale della stilista Anna Marchetti che proprio quest’anno ha celebrato i 50 anni di attività. Dono assegnato a tutte le signore della serata.

Dal palco è stato poi mandato un saluto a Lorenza Zannoni, seduta in platea, autrice del libro “Nata con la camicia” che racconta la lunga e dura lotta contro il cancro. Un libro di speranza per le donne che combattono il tumore al seno.

Seconda premiata della serata Franca Audisio Rangoni, Presidente e Amministratrice Delegata di Dual Sanitaly spa, azienda di abbigliamento sanitario, sua è per esempio la famosa cintura del “Dr. Gibaud”, nonché Presidente nazionale Aidda, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda. Molto impegnata nell’internazionalizzazione, ha detto “cerco in tutti i modi di trasmettere alle mie associate la possibilità di lavorare fuori dall’Italia perché è evidente che all’estero vi sono opportunità che nel nostro Paese non possiamo cogliere. Non abbiamo la forza di Confindustria ma nel nostro piccolo facciamo grandi cose. Recentemente sono stata a Cuba assieme a dieci associate e abbiamo raccolto molte idee. Sono stata inoltre invitata dall’ambasciatore del Kossovo perché anche lì c’è bisogno di lavoro e progetti nuovi”.

Franca Audisio Rangoni è stata premiata dall’Avvocato Mirella Guicciardi, Presidente dell’Associazione Magistrati Tributari di Modena.

Si è poi parlato di arte e bellezza con la terza premiata della serata Martina Bagnoli.

Storica dell’arte, arrivata a Modena lo scorso dicembre per dirigere il nuovo Museo autonomo che comprende la Galleria Estense, il Museo Lapidario, la Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Palazzo Ducale di Sassuolo e la Pinacoteca di Ferrara.

Dopo una lunga esperienza maturata all’estero, ha studiato storia dell’arte in Inghilterra, a Cambridge, e ha insegnato Storia dell’Arte alla John Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti, è arrivata nella nostra città per valorizzare i nostri musei in modo, ha detto, “che vengano riconosciuti anche all’estero alla pari di Ferrari e Pavarotti” (...).

“Vorrei trasformare la Galleria Estense – ha sottolineato Martina Bagnoli – in un luogo dove non solo ammirare grandi opere ma anche socializzare, per innamorarsi oltre che delle cose anche delle persone”.

A consegnare il premio, nel ruolo di Vicepresidente della Provincia, Maria Costi.

Si è parlato di beni culturali invece con Anna Poletti Zanella, quarta premiata, Presidente dell’Associazione Culturale J.B. Boudard e Presidente del Comitato Femminile del Nastro Azzurro di Parma.

Anna Poletti Zanella da sempre impegnata nel promuovere eventi finalizzati al recupero dei beni culturali, è ora soprannominata “la Parmigianina” grazie al suo impegno nel salvataggio del Giardino Ducale di Parma, nel centro storico della città, che dopo anni d’incuria e degrado, ora è tornato agli antichi splendori. La signora Zanella ha poi raccontato dal palco, la sua personalissima storia di dolore e malattia, un linfoma, sconfitto anche grazie all’amicizia che la lega da anni a Bianca Maria Caringi Lucibelli, Presidente del Galà delle Margherite che le ha consegnato il premio. Anna Poletti Zanella ha infine sottolineato l’importanza della valorizzazione del ruolo della donna nella società, dedicando il premio appena ricevuto a Maria Luisa d’Austria, granduchessa di Parma, donna molto moderna, ante litteram, “la nostra città – ha detto – vive ancora nell’allure di ciò che lei ha fatto”.

Dai beni culturali allo sport con la quinta premiata, Valentina Truppa, dell’Arma dei Carabinieri, prima donna dell’equitazione italiana. Nonostante una brutta caduta da cavallo dell’anno scorso, Valentina Truppa, si sta preparando per le Olimpiadi del Brasile.

“La notizia non è ancora ufficiale – ha detto la campionessa – però nel ranking list ci sono io e la mia allieva assistente Micol Rustignoli, siamo entrambe addestrate da mio padre, che è il mio istruttore, quindi saremo nello stesso maneggio”.

A lei sono andati gli auguri e gli in bocca al lupo della platea e del Colonello Stefano Savo, Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Modena, che l’ha premiata.

E ancora, moda, creatività e bellezza, le parole chiave della sesta premiata della serata, Daniela Dallavalle, anima creativa di Daniela Dallavalle spa, azienda carpigiana, leader nell’abbigliamento e nel tessile per la casa.

“Un’azienda che - ha raccontato Cristina Bicciocchi – io ho avuto la fortuna di visitare, un luogo straordinario per l’atmosfera e lo stupore che crea in chi la vede”.

“La creatività è qualcosa di molto intenso, a disposizione di ognuno di noi - ha spiegato Daniela Dallavalle - metterla in contatto con i valori della natura o il sorriso delle persone che si conoscono o dei viaggi che si possono fare, permette di realizzare la bellezza, con grande curiosità e la scoperta della materia. Se noi uniamo tutto questo, creare, diventa il gioco dell’esistenza”. A salire sul palco per premiare la stilista, l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Carpi Milena Saina.

Diamante D’Alessio, direttore di “IO Donna”, il magazine settimanale del quotidiano il “Corriere della Sera” è stata la settima premiata, nell’anno del ventesimo anniversario del magazine. “Una responsabilità che sento forte – ha detto la giornalista - è aiutare le Organizzazioni non Governative, in cui credo molto, e aiutare le donne svantaggiate del mondo. Una delle cose di cui sono molto fiera è stato mandare donne in Libano per aiutare altre donne rifugiate a produrre vino. Una di queste è seduta in platea e fra poco sarà premiata che è Camilla Lunelli. Un giornale deve fare questo, raccontare le storie di donne meno fortunate di noi ma anche aiutarle concretamente ove possibile. Altra copertina che amo molto è quella dedicata Lucia Annibali, che ha un viso che racconta concretamente che cosa vuol dire femminicidio, di cui si parla tristemente anche in questi giorni. Lucia per fortuna è viva e lotta assieme a noi”.

Diamante D’Alessio è stata premiata dalla dottoressa Roberta Mori, Presidente della Commissione parità della Regione Emilia Romagna.

Non rappresenta solamente l’emblema del brindisi italiano ma anche impegno sociale e umanitario l’ottava premiata della serata Camilla Lunelli delle Cantine Ferrari di Trento. Prima donna a occupare una posizione di vertice nell’azienda, Camilla Lunelli ha vissuto tre anni in Africa lavorando in progetti umanitari in zone di conflitto e post - conflitto. Ha ricordato l’importanza delle produzioni di eccellenza per il made in Italy, ha sottolineato che bisogna fare sistema per promuovere in maniera trasversale la produzione del vino anche attraverso il design e la moda. Ha salutato dal palco, l’amico Massimo Bottura, lo chef modenese nominato recentemente a New York il migliore al mondo.

A premiare Camilla Lunelli che, commossa, ha voluto dedicare il premio alla sua mamma (seduta in platea ndr), è stata Sandra Albanelli Zinelli Presidente di Aidda Emilia Romagna.

Un respiro internazionale a questa XXVII edizione del Premio l’ha dato Giordana Mill, di origine Serba, Senior Vice President Zepter International, impero nel quale lavorano 200.000 persone in sette aziende produttive che si occupano di bellezza, salute, viaggi, banche e assicurazioni, nonché sponsor di Formula 1.

“In quanto donna, vi assicuro, non è facile mantenere questo ruolo – ha detto Giordana Mill – quindi volevo ringraziarvi per questo premio”. La Mill ha poi lanciato dal palco il tema di un concorso internazionale di design, per aiutare i giovani talenti, che prevede un premio di 10.000 euro per la realizzazione di una cornice. Giordana Mill è stata premiata dall’architetto Laura Villani.

Ultima premiata della serata, purtroppo assente fisicamente, è stata Valeria Fedeli, Vice Presidente del Senato, costretta a rimanere a Roma per ragioni istituzionali.

Ha mandato i suoi saluti con un videomessaggio: “Mi scuso di non essere fisicamente presente con voi, mi sento molto onorata ed emozionata per il premio che mi avete assegnato perché io credo molto nel rispetto delle differenze di genere, lo considero un impegno politico determinante che rispetta la mia cultura e la mia storia personale”

Valeria Fedeli è stata la prima firmataria, nel 2013, per l’istituzione di una Commissione parlamentare sul fenomeno dei femminicidi che ha raccolto, tra i cofirmatari, l’appoggio di molti esponenti di forze politiche anche di opposizione. Seduta in platea la dottoressa Maria Crisafulli, Funzionario della Prefettura di Modena, che avrebbe dovuto consegnarle il premio, recapitato successivamente al Senato (vedi foto pag.56).

 
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