Profilo Donna 2017
Overture con “L’inno delle Donne”

serata 2015

In piazza Calcagnini la Banda Andrea Ferri di Modena ha accolto festosamente gli Ospiti dell’evento e allo scoccare dell’orario televisivo, ha intonato le note dell’Inno delle Donne, un brano presentato in assoluta anteprima, composto e creato appositamente per Profilo Donna da Cinzia Gizzi, una delle premiate di questa edizione speciale “Leadership femminile ed internazionalizzazione”.
La serata è stata introdotta da Marco Senise, che ha intervistato Antonietta Vastola, il vice Sindaco di Formigine, Cecilia Camellini, la pluricampionessa paralimpica di nuoto, madrina dell’evento, Anna Marchetti e Massimiliano Beccari, che hanno evidenziato le finalità della onlus Gli Angeli di Gabriele (a pag.58). Poi, dopo i saluti istituzionali, Senise ha invitato a salire sul palco la Presidente del Premio Internazionale Profilo Donna, Cristina Bicciocchi che ha ricordato i valori positivi del Premio in riferimento alle candidate che rappresentano professionalità, talento, ruoli di responsabilità e rilevanza.
Le premiate ogni anno, vengono selezionate da settori diversi, questo ci permette di avere una vetrina importante che evidenzia come le donne in questo ultimo quarto di secolo, si siano fortemente emancipate e, in molti ruoli, non abbiamo meno capacità o autorevolezza.
Il Premio vero e proprio creato da Susanna Martini e conferito a ognuna di loro, è stato “Manipura” ovvero una scultura-gioiello di colore giallo che simboleggia il 3° chakra collegato al plesso solare = comando e leadership.
Alla manifestazione erano presenti, a testimonianza di quanto fossero importanti e di qualità le candidate 2017, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha aperto ufficialmente la serata ricordando che “il parterre di coloro che vengono premiate, ha un senso laddove oggi,
in una società ancora troppo maschilista, trova una affermazione di donne che hanno dimostrato con le loro qualità di poter essere protagoniste e credo che noi, nelle istituzioni, dobbiamo accompagnare via via un numero sempre maggiore di donne, non solo nella rappresentanza, che è già importante, ma anche nei luoghi dove si decide. Io sono orgoglioso di essere il primo presidente della regione che ha un numero di donne in giunta esattamente pari a quello degli uomini, e chissà che presto poi non ci sia la possibilità di avere anche una donna alla guida di questa bellissima regione. Se in Emilia Romagna abbiamo il più alto tasso di occupazione femminile, è perché abbiamo un ottimo sistema di welfare, cioè una rete di protezione per le famiglie e per le donne che vogliono poter lavorare, anche se hanno figli.”
Seduti in prima fila la Vice Presidente della Regione Elisabetta Gualmini, S. E. il Prefetto Maria Patrizia Paba, Giancarlo Muzzarelli, Sindaco di Modena con la consorte, Claudio Pistoni, Sindaco di Sassuolo, nonché Maria Costi Sindaco di Formigine e Antonietta Vastola, Vice Sindaco di Formigine, come sempre perfette padrone di casa.

Molto gradito il video saluto del Console Generale degli USA Abigail M. Rupp, nel quale ha ricordato la sua recente visita: “Quando ho visitato Modena, sono stata onorata di poter incontrare le rappresentanti di Profilo Donna.
Associazioni come le vostre sono estremamente importanti. Le donne professioniste si dovrebbero aiutare tra loro, fare da mentore l’una con l’altra e riconoscere gli importanti risultati che si ottengono insieme. Dobbiamo farlo, perché se non lo facciamo noi, probabilmente nessun altro lo farà. La vostra attività nel campo delle pari opportunità valorizza i talenti di molte donne creando una rete di relazioni e spazi di comunicazione personalizzati. È fondamentale per le ragazze crescere con esempi di professionalità che sono attorno a loro e che le facciano sognare. Desidero congratularmi con Profilo Donna, in particolare con Cristina Bicciocchi per il suo grande impegno e dedizione. L’evento di oggi rappresenta una pietra miliare nella promozione dei talenti femminili e delle pari opportunità. Congratulazioni di cuore a coloro che riceveranno il premio questa sera, e a coloro che, con il loro lavoro, hanno reso possibile questo evento”.

E ancora significativi alcuni stralci della lettera dell’On. Silvia Costa dal Parlamento Europeo: “Sono davvero felice di aver visto crescere questo premio negli anni e di riconoscerlo oggi come una delle più importanti vetrine in Italia per promuovere i talenti femminili e le pari opportunità. Parlo di talenti e donne al plurale perché quando guardiamo all’universo femminile non riconosciamo solo un’unica donna, bensì molteplici donne, in virtù delle loro diverse appartenenze, che vanno dal loro vissuto personale alla loro etnia, dalla classe sociale al livello culturale all’età. Ma c’è una caratteristica che accomuna moltissime donne speciali e che riconosco sempre anche in quelle che spesso abbiamo premiato al Parlamento Europeo, ed è il coraggio. Delle idee, delle azioni. Penso alle ultime che ho incontrato a Bruxelles come lady Sos, Nawal Soufi, la giovane catanese che aiuta i profughi siriani, ma penso anche a Nadia Murad Basee Taha e Lamiya Aji Bashar, sopravvissute alla schiavizzazione sessuale da parte dello Stato Islamico (Premi Sacharov). Esempi di coraggio, forza e determinazione. Esempi per tutte noi per guardare al futuro con speranza. Auguro al premio lunga vita, quella che serve per raccontare il talento, il genio, la creatività, la forza delle donne.”

Al termine dei saluti istituzionali, si è celebrata la cerimonia di consegna dei Premi alle Candidate:

Gabriella Gibertini, contitolare Terme della Salvarola, premiata dal sindaco di Sassuolo, Claudio Pistoni alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto perché sia stata soprannominata “la Signora dei Motori” e quanto sia importante fare rete per promuovere le eccellenze del territorio.
“Mi chiamano la Signora dei Motori perché organizzo da 18 anni il “Concours d’Elégance Trofeo Salvarola Terme”, che è un concorso rivolto alle auto d’epoca di grande pregio. Arrivano a Sassuolo, da tutta Italia, i più grandi collezionisti di auto, si tratta di un evento Motor Valley, che nasce in collaborazione con i musei Ferrari di Modena e Maranello, con i marchi e i registri internazionali dell’automobilismo e i grandi designer dell’automobilismo, che abbiamo avuto in molte edizione assieme ad aziende del comprensorio ceramico ed enogastronomico. Venti anni fa, quando abbiamo iniziato, siamo stati dei pionieri. È fondamentale fare rete e puntare sulle nostre unicità perché è chiaro che è da lì che noi possiamo trainare il turismo. È molto importante che pubblico e privato lavorino in una sinergia totale e con una strategia a 360 gradi per ottenere una massima resa dalle nostre unicità che hanno potenzialità straordinarie”.

Cinzia Gizzi, pianista, compositrice e arrangiatrice jazz, premiata da Carlo Pellacani, Presidente Club Unesco di Modena, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto come è nato l’inno per le donne e se anche nel mondo musicale le donne si stiano affermando.
“Quando ho pensato a un inno per le donne ho pensato che era una grande responsabilità perché è un brano che potrebbe rimanere nel tempo. Sono partita da un’idea di tre quarti per rappresentare qualche aspetto dell’universo femminile; il fatto di sapere che sarebbe stata una banda ad eseguirla, mi ha condizionato, per cui ho pensato a un ritmo di marcia e a un ritmo di tre quarti. Sono onorata di questo premio. Il ruolo delle donne nel campo del jazz, nel quale sono testimone da quasi 40 anni, è cambiato moltissimo, soprattutto le donne strumentiste, perché le donne cantanti ci sono state fin dall’inizio perché è una figura rassicurante. Ci vorrebbe però una maggiore rappresentanza delle donne nei festival.
Perciò se continuiamo di questo passo e anche tra le musiciste si crea unione come state facendo voi questa sera, penso che si potranno raggiungere traguardi importanti per rappresentare e aiutare le future generazioni”.

Emanuela Biffoli, imprenditrice nel settore Accessori Modena, premiata da Biancamaria Caringi Lucibelli, Presidente Galà delle Margherite di Roma, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto quanto sia importante l’internazionalizzazione e al-
cuni consigli alle donne imprenditrici:
“Credo che oggi sia indispensabile per le aziende guardare all’Europa e al resto del mondo. La crisi ha indubbiamente messo in difficoltà molte aziende e quindi gli imprenditori si devono rimboccare le maniche e guardare all’estero. Noi abbiamo un valore aggiunto importantissimo, il Made in Italy, che è per il terzo marchio più famoso nel mondo. Le aziende hanno necessità di farsi conoscere e di internazionalizzare il proprio prodotto. Le imprenditrici donne sono sempre di più, 10mila in più nel 2016. Dare dei consigli non è facile, posso dire che sicuramente bisogna essere disposte al sacrificio, è fondamentale essere molto gentili e riuscire a fare squadra. Importante è farsi rispettare e non accontentarsi mai. Se non si è soddisfatti non cedere alla mediocrità, non avere paura a osare poi, per ultimo, avere il desiderio di lasciare qualcosa perché soltanto lasciando qualcosa si può passare il testimone ai posteri e avere successo”.

Iva Pavic, Console Generale della Repubblica di Croazia a Milano, premiata dal Sindaco di Formigine, Maria Costi, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto quanto siano importanti gli scambi culturali e commerciali fra la Croazia e l’Italia.
“Questo premio mi è caro perché arriva per i 25 anni di relazioni diplomatiche fra Italia e Croazia che noi abbiamo ampiamente festeggiato a Milano, sotto l’egida di Bruxelles. Vi sono secolari relazioni fra i due paesi, ma c’è ancora spazio per implementarle. Oggi è presente a Formigine Ana Matulic, imprenditrice dell’isola di Pasman che ha portato i prodotti, come l’aceto di fichi e l’olio, oltre alle creme e ai prodotti di bellezza rea-lizzati con le materie prime dell’isola. La Croazia è bellissima come le sue 180 isole, per cui Vi invito a venirci a trovare”.
Cristina Bicciocchi ha poi ricordato le innumerevoli missioni umanitarie a cui la Console ha partecipato. Proprio nel corso di una di queste missioni ha conosciuto quella che è poi diventata sua figlia adottiva: Sasha, una bambina keniota.
“Si è vero, ho sentito il desiderio di adottare Sasha che mi ha insegnato quanto è difficile aiutare un minore; è un percorso lungo e faticoso perché si ha a che fare con molta burocrazia e diversi governi. Il mio percorso è durato due anni ma ora è molto gratificante vedere un minore disagiato sbocciato in un fiore che oggi parla tre lingue vive in Croazia nuota e fa judo”.

Giuseppina Versace, campionessa paralimpica, premiata dalla nuotatrice paralimpica Cecilia Camellini, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto del suo libro diventato uno spettacolo teatrale e della sua Onlus.
“Ho scritto questo libro che si intitola “Con la testa e con il cuore si va ovunque” edito da Mondadori, quattro anni fa, ed ora è diventato un best seller perché secondo me ha comprato tutte le copie mio fratello. Mi capita spesso di andare nelle scuole e incontrare i ragazzi, per raccontare tutte le cose che ho fatto dopo l’incidente nel quale ho perso entrambe le gambe. Vi ringrazio di avermi inserita in questo parterre di premiate, io non mi sento così eccezionale, io ho solo scoperto di avere una tremenda voglia di vivere e faccio di tutto per contagiare positivamente la gente, come meglio riesco, correndo, ballando, con gli eventi che porto in giro con la mia onlus Disabili No Limits. Credo che la gente abbia solo bisogno di buoni esempi, perché se ce l’ho fatta io ce la possono fare tutti. Se oggi riesco a tirare un pugno allo stomaco della gente per ricordarle che la vita è bella, do un senso a tutto quello che riesco a fare anche con due gambe finte”.
(ndr: Giuseppina e Cecilia hanno sceso le scale insieme senza l’aiuto di un accompagnatore).

Mariacristina Gribaudi, amministratore unico di Key Line, leader mondiale nella produzione di chiavi, premiata dall’architetto Laura Villani, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto quale messaggio volesse dare alle future generazioni in base alla sua esperienza nel mondo del lavoro e della cultura.
“Le donne hanno bisogno del cuore caldo, la cultura non può esistere senza la fabbrica e la fabbrica non può esistere senza la cultura. Quindi se noi vogliamo riscrivere questa pagina di rinascimento italiano, non possiamo non assumere nelle nostre aziende e nelle nostre organizzazioni, qualsiasi esse siano, giovani e donne. Io non voglio parlare di quote rosa ma voglio parlare di quanto sia strategico avere nelle proprie aziende donne. I team devono essere misti, noi siamo in un centinaio di persone e abbiamo cinque donne in cinta. Io sono madre di sei figli, il problema quindi non sono le gravidanze, ma sono i talenti e la meritocrazia e quindi dobbiamo lavorare su quello. Le nuove generazioni e soprattutto le donne, devono fare rete.
Le invito a quello spirito di sorellanza di cui si parlava prima perché le donne hanno un problema, fanno fatica a fare rete tra di loro, non perché non siamo brave ma perché non siamo state educate da bambine a farlo e poi bisogna che le donne siano pagate come gli uomini a parità di mansioni, è una questione di giustizia. Quindi l’appello è lavorate sul vostro talento e sulla meritocrazia. Concludo con un ringraziamento a Profilo Donna e soprattutto un grande grazie ai miei sei figli e a mio marito che mi hanno sempre sostenuto”.

Carla Rabitti Bedogni, avvocato cassazionista e studiosa di diritto dell’economia e dell’antitrust, premiata dal Sindaco di Modena, Giancarlo Muzzarelli, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto quanto sia importante affermare la parità di genere anche in ambito finanziario.
“Sono nata a Modena e ho vissuto in questa bellissima città fino ai 30 anni. Innanzitutto lasciatemi fare i complimenti al sindaco di Modena per la straordinaria prova che Modena ha dato in occasione del concerto di Vasco Rossi. Per quanto riguarda la parità vedo segnali di forte miglioramento, perché io sia nell’ambito della Consob che dell’Antitrust, ho visto molte aziende. Le donne stanno progressivamente aumentando.
Certo dal 2002 al 2011 devo dire, ero un po’ scoraggiata, perché negli altissimi livelli del management le donne sono state mosche bianche. La situazione è migliorata e lo è anche grazie alla legge Golfo-Mosca grazie alla quale è aumentato il numero delle donne nei CDA delle società quotate e parallelamente negli alti gradi della pubblica amministrazione, nei vertici dello Stato e della giustizia. Nel mondo della consulenza finanziaria abbiamo un 20% di donne consulenti, sono valorose, una siede nel consiglio di amministrazione che io presiedo, ed è sempre sul pezzo, sempre attentissima. Quindi, che cosa devono fare le donne per continuare in questa strada di faticosa conquista della parità nel lavoro? Innanzitutto usare le doti che hanno, caparbietà, dedizione, flessibilità, creatività e la capacità di fare team. Io sono fiduciosa che presto, la parità si raggiungerà anche nel settore più ostico che è quello della finanza”.

Lucia Musti, Procuratore Capo della Repubblica di Modena, premiata da il Prefetto di Modena, S.E. Patrizia Paba, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto cosa l’avesse spinta a dedicare la sua vita a questa mission e qual è stato il momento più difficile del suo percorso professionale.
“In effetti il mio lavoro è particolare, basti dire che solo grazie ad una Legge dello Stato che risale al 1963 le donne hanno potuto accedere alla magistratura perché si diceva che non eravamo fisiologicamente adatte a fare questo lavoro, perché ci emozionavamo, perché avevamo il nostro ciclo mestruale e poi avremmo avuto la menopausa e così via. Abbiamo dovuto dimostrare il contrario, a partire dalla prima donna magistrato, Gabriella Luccioli, che è andata in pensione come primo presidente donna della Corte di Cassazione e che, tuttora, è un faro per noi donne. Detto questo, i momenti più duri della mia carriera sono quelli che mi hanno visto impegnata a difendere i soggetti deboli, e nei soggetti deboli voglio anche includere gli animali, ma naturalmente mi riferisco agli anziani, ai bambini, ai portatori di handicap (...). Sicuramente il momento più difficile, quello che mi ha dato una tristissima notorietà, è quello che si riferisce al sequestro e poi omicidio del piccolo Tommaso Onofri ed è li, che ho dimostrato di essere cattiva come un uomo, cosa per la quale vado assolutamente orgogliosa. Ho fatto il lavoro più sporco, quando, l’allora mio procuratore aggiunto mi disse “Lucia vai tu dai genitori di Tommaso a dirgli che abbiamo trovato il bambino e come lo abbiamo trovato”.

Ho subito capito che quella era una prova veramente difficile e dura, molto forte, forse è stata la prova più forte della mia vita e credo di averla superata con la fermezza che solo noi donne possiamo avere in certi casi”.

Rosanna Lambertucci, giornalista, scrittrice, autrice e conduttrice di programmi televisivi, premiata da Anna Poletti Zanella, Presidente Associazione Culturale Boudard di Parma, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto, parafrasando il titolo dell’ultimo libro della scrittrice, quali sono i segreti per vivere fino a 100 anni e le novità della medicina di genere:
“Intanto grazie a Cristina per avere avuto la possibilità di essere premiata in mezzo a tante donne importanti, mi fa piacere perché io devo tutta la mia vita alle donne, sono loro che mi hanno fatta diventare Rosanna Lambertucci. Quello che ho potuto capire nel corso della mia vita e grazie alle tante trasmissioni che ho fatto anche in collaborazione con il Ministero della Sanità è che noi siamo quello che mangiamo. Per vivere a lungo e bene prima di tutto credo sia fondamentale essere capaci di usare la parola perdono, di non essere rancorosi, di avere quella generosità che ti porta ad amare la vita e quindi ad essere amata dagli altri, l’amore è la cosa fondamentale e poi l’alimentazione e l’attività fisica sono essenziali per ottenere i risultati. La donna è il fulcro della salute perché si occupa di tutto, dei figli, dei mariti, dei compagni e dei genitori, se si ammala la donna crolla tutto, quindi, è fondamentale la prevenzione. Io mi occupo di un’associazione francese che si chiama Femme santè - santè femme, (donna salute, salute donna) e devo dire che abbiamo fatto tantissime iniziative rivolte alla prevenzione che hanno avuto grande risonanza”.

Cristiana Falcone Sorrell, leader mondiale del settore dei media, degli affari e dello sviluppo sociale, Senior Adviser del Presidente e Fondatore del Forum Economico Mondiale sulle nuove iniziative e progetti speciali, premiata dalla vice presidente della Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini, alla quale Cristina Bicciocchi ha chiesto quali le iniziative e i progetti sociali dedicati alle donne promossi dal World Economic Forum e cosa auspica per le donne italiane:
“Innanzitutto volevo fare i complimenti a tutte le mie colleghe. Il World Economic Forum realizza un rapporto annuale sulla differenza di genere che viene preso come punto di riferimento da vari governi per cercare di chiudere il gap. Analizzando i dati del 2016, l’ultima edizione del rapporto, si vede come resta e rimane la differenza di salari tra gli uomini e le donne, ed è una disgrazia. Il nostro paese, che è riuscito a fare dei grandi sforzi dal punto di vista dell’integrazione come nella carriera politica e finanziaria. Dal 2014 al 2016 l’Italia è salita di posizione nel ranking mondiale, ma dal punto di vista della differenza degli introiti e dei salari tra gli uomini e le donne, il nostro paese è al 111 posto su 145 paesi, e questa non è una bella cosa. Però va detto anche un’altra cosa, che l’Islanda e la Finlandia, che sono ai primi posti della classifica, per quanto riguarda il salario sono agli ultimi posti, per cui è un problema diffuso. Il rapporto prende in esame diversi aspetti, dalla qualità della vita alle infrastrutture passando per gli asili nido. Questa indagine vuole essere uno strumento per spronare i governi a guardare a chi sta facendo bene, per dargli un esempio. Siamo una sola umanità, per cui se i governi collaborano fra di loro, anche in questo spazio, non solo noi forse andiamo più avanti, ma ci aiutiamo tutti. Siccome ho una bambina, che ha passaporto italiano, auspico per mia figlia ma anche per tutte le donne e gli uomini italiani, che si riesca insieme a ricreare la cultura del rispetto e della fiducia. Penso che, dove ci sia rispetto in noi stessi e negli altri, riusciamo insieme come esseri umani ad andare avanti”.

 
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