È il titolo della XXXI edizione del Premio Internazionale Profilo Donna
che si è svolta a dicembre presso BPER Banca Forum Monzani
a cura di Daniela Moscatti - foto di Francesca Pradella e Stefano Zanetti
È stata una edizione speciale per recuperare in parte i progetti rimasti incompiuti del 2020, ma anche una “Special edition” dedicata in particolare all’economia e ai temi vicini al mondo femminile del lavoro e delle professioni grazie al contributo video dell’Osservatorio di Progetto Donne e Futuro. Anche il mondo politico ha speso parole importanti sull’argomento e ci auguriamo che alle parole seguano i fatti e che sempre più donne siano scelte come riferimento in ruoli chiave per fare ripartire l’economia del paese.
“È importante dare un segnale in questo momento ancora difficile di prove e cambiamenti - dice la presidente del Premio Cristina Bicciocchi - per infondere fiducia nelle persone proiettandoci al di là delle paure e della incertezze per tramandare e documentare con lungimiranza e condivisione i temi della valorizzazione del ruolo della donna nella società. In questa edizione ibrida alterniamo le premiazioni agli approfondimenti dell’Osservatorio di Progetto Donne e Futuro per evidenziare i settori più penalizzati dal Covid 19, far emergere la situazione delle piccole medie imprese e partite iva, infine per parlare di istruzione, formazione e di gender gap; tutti temi che devono essere ripresi e riproposti nell’ottica della ripartenza.”
Anche quest’anno il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, non ha voluto mancare e, con il suo saluto, ha aperto la serata “istituzionale” del Premio Internazionale “Profilo Donna 2021” ricordando che il nostro territorio, pur essendo stato penalizzato dalla pandemia, rimane, assieme al Trentino, la regione con maggior numero di occupazione femminile. Sono tanti gli argomenti che ha affrontato: cura della persona sempre a carico delle donne, violenza sulle donne, start-up innovativi femminili … e poi si è congratulato con la manifestazione perché “Profilo Donna continua a svolgere un’azione meritoria su due versanti: il primo è riconoscere l’intraprendenza, la professionalità e le competenze di tante donne che non sono certamente meno degli uomini, anzi; la seconda è che sempre questo premio si accompagna al sostegno di chi ha meno, di chi ha più bisogno, quindi l’elemento della solidarietà non viene mai a mancare”.
Hanno fatto parte del Comitato d’Onore S.E. il Prefetto Alessandra Camporota, il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, Gian Domenico Tomei - Presidente della Provincia di Modena, Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia Romagna che ha aperto la serata con i saluti istituzionali, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro e l’On. Avv. Cristina Rossello Presidente di Progetto Donne e Futuro. L’evento che si è svolto con il patrocinio del Comune di Modena, Provincia di Modena, Regione Emilia Romagna, del Forum Internazionale Donne del Mediterraneo, Confindustria Emilia, Consolati di Svezia e Norvegia, CPO del CUP, Club Unesco di Modena e con la collaborazione dell’Ufficio di Milano del Parlamento Europeo, dell’IWA Modena e di Donne del 2000APS ha visto sul palco la Presidente del Premio Internazionale Cristina Bicciocchi insieme a Marco Senise mentre per la parte musicale della serata sono state protagoniste l’arpista Carla They e il soprano Anna Delfino; inoltre spiccava nella hall del Forum il tocco artistico dell’installazione “ItalArte” - Arte e storia proiettate nel futuro, realizzato da Franca Bacchelli e Cristina Roncati.
le premiazioni Cristina Bicciocchi, nell’accogliere e ringraziare tutti i partecipanti ha ricordato i principi fondanti del premio “Profilo Donna”, un volano di idee, eventi e comunicazione che catalizza l’attenzione sulle tematiche di genere, e documenta tutto l’anno in rete l’attività delle sue protagoniste in ogni ambito: professionale, istituzionale, culturale e lavorativo. A questa edizione non sono mancati i saluti della presidente del Senato, on. Maria Elisabetta Alberti Casellati; del sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali; e tanti altri messaggi delle premiate tra cui SAR Silvia di Savoia Aosta e la giornalista e scrittrice Silvana Giacobini che nel suo videomessaggio ha evidenziato “… noi donne siamo il simbolo della ripartenza”.
La consegna dei premi “Profilo donna” si è aperta con una speranza, il sogno di Chiara Giovenzana: che chiunque desideri creare qualcosa d’importante lo faccia nel nostro Paese, perché l’Italia può offrire a chi si propone, con cuore, intelligenza e determinazione, grandi opportunità. Per iniziare ad immaginare un futuro migliore “Bisogna avere un approccio multidisciplinare – ha sostenuto - perché una sola tecnologia da sola non risolverà gli enormi problemi attuali: la pandemia, il cambiamento climatico … è necessario mettere assieme saperi e conoscenze diversi come intelligenza artificiale, medicina, scienze sociali …e poi prendere decisioni, fare azioni che abbiano un impatto positivo, è troppo tardi per essere moderati, si deve ripartire, ma in modo molto concreto; e poi – e questo è l’appello accorato – soprattutto è indispensabile lavorare assieme e le donne in questo sono brave!”. La dott.ssa Giovenzana, dopo aver studiato e lavorato all’estero con diverse esperienze nel settore biomedicale ed essere co fondatrice di varie associazioni no-profit, ora è ritornata in Italia e ricopre il ruolo di Investment Director Helthcare della Fondazione Enea & Biomedical. È stata premiata dall’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Modena, Maria Grazia Baracchi.
Non manca mai di stupire l’intraprendenza di una delle donne che il mondo identifica come rappresentante dello stile e del made in Italy nell’alta moda. Anna Fendi, la prima donna italiana a essere premiata con il prestigioso Hall of Fame Woman of the Year, l’imprenditrice che, con il suo genio e il suo stile, ha contribuito a rendere il marchio Fendi una delle istituzioni italiane riconosciute per qualità, prestigio, ricercatezza, tradizione, gusto estetico nel mondo.
E oggi dalla passerella alla cantina. È nata, infatti, una “collezione” senza precedenti, creata dall’incontro tra simboli d’eccellenze: il vino e la moda. Anna Fendi con il partner Giuseppe Tedesco (nella foto), ha lanciato la linea di vini AFV, un connubio di stile e fascino nel mondo enologico che comprende etichette selezionate in diciotto Cantine di tutta Italia. Anna Fendi quasi con timidezza, ma con la classe che le è innata ha raccontato“ Noi come Fendi abbiamo contribuito al made in Italy, che è l’orgoglio dell’Italia e tutti ce lo invidiano; ma c’è anche un altro orgoglio: quello del vino e mio marito Giuseppe mi ha trasportato in questo mondo. Il risultato è una guida al buon vino italiano, ad una delle nostre eccellenze. Vorrei lasciare un messaggio alle giovani donne: “Ricordate che le crisi si superano anche con le idee; inoltre vorrei dedicare questo premio alle mie sorelle, perché senza di loro non sarei qui”. Anna Fendi è stata premiata da S.E. il prefetto Alessandra Camporota.
Laura Ramaciotti è la prima Rettrice donna nella storia dell’ateneo di Ferrara dall’1 novembre 2021 e a “Profilo donna” chi meglio del Magnifico Rettore di UniMoRe, Carlo Adolfo Porro, poteva premiarla? Ovviamente con tanta reciproca emozione! La prof. Ramaciotti ha ammesso“La mia è una grande responsabilità perché è legata al percorso culturale e formativo dei nostri studenti che con piacere, ho notato, si sono iscritti numerosi. Certo il periodo difficile ci ha fermato, ma ci ha anche indotto a riflettere alla necessità di apportare un contributo nel sistema sociale, economico in maniera più responsabile anche di chi si affaccia al mondo del lavoro”. Prima di essere eletta rettore, la prof.ssa Ramaciotti è stata direttrice di economia e management e allieva del ministro Patrizio Bianchi. Nelle sue attività di ricerca, istituzionali e gestionali, si è sempre occupata di politiche per la valorizzazione della ricerca pubblica e della Terza Missione, di economia per la scienza e delle dinamiche di Open Science, proprietà intellettuale e imprenditorialità innovativa.
Soprano di fama internazionale, Cecilia Gasdia durante la sua lunga e brillante carriera ha interpretato sulla scena più di novanta ruoli collaborando con artisti quali Muti, Chailly, Gelmetti, Scimone, Russell, Pizzi, Pavarotti, Domingo, Bocelli solo per ricordarne alcuni. Dal 2018 è direttore artistico e sovrintendente dell’Arena di Verona, prima donna in tale ruolo nella storia della Fondazione. La grande soprano è stata premiata dal Commendatore al Merito della Repubblica Italiana Donatella Tringale Moscato Pagani. Come altri settori, anche lo spettacolo è stato penalizzato fortemente dal Covid-19, ma la ripresa si auspica anche attraverso la cultura, l’arte, la musica. “La Fondazione Arena di Verona sta andando avanti con una mentalità non pandemica, ma un po’ imprenditoriale – ha detto con orgoglio - come quegli imprenditori che si sono stretti a noi e hanno sostenuto il nostro lavoro. Lavoro che nei due anni passati ha permesso di non mettere alcun collaboratore in cassa integrazione perché quello che davamo per scontato fino al 2019 è stato messo totalmente in discussione: dopo l’iniziale lockdown, è stato cambiato l’assetto del palcoscenico, mettendolo al centro (come gli antichi romani vedevano l’Arena), abbiamo rinunciato ai grandi allestimenti ed usato una tecnologia che ci permettesse di mettere in scena tutti gli spettacoli in totale sicurezza sanitaria, compresa l’”Aida” grazie anche al ritorno del maestro Riccardo Muti, assente da Verona da 41 anni. Ci aspetta un futuro non facile, torneremo sicuramente con agli allestimenti tradizionali (molti sono di Zeffirelli), ma per sostenerne i costi abbiamo bisogno che il pubblico sia presente” – ha concluso.
Informazione, economia e moda sono i principali temi di cui si occupa da sempre
Maria Silvia Sacchi.
Giornalista di economia dal 1999 al Corriere della sera, si è specializzata in industria, soprattutto del lusso (in particolare l’industria manifatturiera e le grandi imprese familiari italiane, da Marzotto a Benetton, da Moratti a Del Vecchio e Caprotti), governance e leadership femminile, con riguardo allo sviluppo del lavoro femminile e alla conciliazione lavoro-famiglia. Ha ideato, tra l’altro, Family Business Festival, primo evento pubblico di discussione per le imprese familiari.
“Nell’ultimo Family Business Festival – ha riportato Maria Silvia Sacchi - sono emersi messaggi molto positivi: prima di tutto gli imprenditori hanno dimostrato la resistenza delle imprese familiari, poi grande fiducia nel Paese ed orgoglio di fare impresa in Italia, sia per una rinnovata credibilità a livello internazionale, sia nell’esempio che è stato dato di risposta alla pandemia. Per il prossimo futuro c’è sicuramente, tra le priorità, quella di non disperdere la fiducia conquistata, poi la conferma che gli imprenditori intendono investire. Attenzione però: accanto a persone che hanno perso il lavoro, parecchi stanno dimettendosi, in gran parte sono giovani di talento e con un’ottima formazione, quindi è temibile una fuga di cervelli.” Maria Silvia Sacchi ama molto fare (e leggere) interviste.
È co-fondatrice del blog La27ora e co-fondatrice del canale Web ModaCorriere. È stata premiata dal presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei.
La pandemia sta lasciando ansia, insonnia, attacchi di panico, depressione e nei più giovani anche problematiche più gravi legate alla crescita e alla socializzazione. La prof.ssa Liliana Dell’Osso, presidente del Collegio Nazionale dei professori di psichiatria e direttore della clinica psichiatrica e della scuola di specializzazione in psichiatria dell’Università di Pisa sa bene quanto è stato, è e sarà importante dare supporto in questi mesi non solo ai minori, ma anche a tutti coloro che hanno vissuto situazioni molto difficili e stressanti in famiglia “La patologia che consegue all’esposizione di un evento traumatico come la pandemia ha un nome preciso ed è disturbo post - traumatico da stress, è una patologia infida che predilige il sesso femminile (donne magari costrette a casa a vivere con partners violenti), i giovani (difficoltà nella dad, ragazzi che non hanno potuto vivere la socialità..), i medici delle terapie intensive (nella prima fase non c’erano dispositivi di protezione, quindi costretti ad agire a mani nude senza sapere nulla del virus) e poi infermieri, soccorritori, forze dell’ordine, per non dimenticare chi ha perso una persona cara che ha grande difficoltà ad elaborare un lutto così traumatico. Al polo opposto c’è la resilienza (termine abusato, mediato dalla scienza dei materiali) che significa capacità di riassumere la propria forma dopo essere stati “schiacciati”, quindi traumatizzati. I fattori di resilienza sono tantissimi, ne menziono due: i vaccini, che ci aprono la prospettiva di un ritorno alla normalità, e il contagio (dal latino tangere = toccare), ma auguriamoci che sia un contagio di idee – ha concluso con un sorriso - che ci consenta di ripartire”.
La prof.ssa Dell’Osso è stata premiata da Ivana D’Imporzano, giornalista e conduttrice televisiva.
Con l’ultima premiata, si conclude la serata con le immagini dello splendido museo delle bambole, unico nel nostro Paese e uno dei pochissimi in Europa, ideato, fondato e collezionato da Marie Paule Védrine Andolfatto. Meravigliose immagini in un video che hanno illustrato il fascino di questi oggetti, da sempre compagni fedeli di bambine e non solo. Una selezione di pezzi prestigiosi per grazia e rarità della collezione aperta al pubblico, visibile nella sede storica di Palazzo Felicini Fibbia. Insieme alla sig.ra Andolfatto, è salito sul palco il curatore della raccolta, dr. Marco Tosa che ha invitato il pubblico a visitare il museo “Si percepisce la bellezza del quotidiano, di chi ha vissuto con questi giochi e ha trasferito in essi il proprio essere, la propria identità. Le bambole sono la narrazione della storia, della piccola storia della nostra vita passata”.
Da sempre impegnata nel sociale a sostegno delle più importanti iniziative di Bologna, specie nell’ambito della ricerca e della formazione, la sig.ra Andolfatto ha condiviso la sua passione per l’antiquariato dapprima col marito, per poi continuare a coltivare l’interesse per l’arte e per la cultura. È stata premiata dall’On. avv. Cristina Rossello, presidente di Progetto Donne e Futuro che ha desiderato porre l’accento sul significato queste collezioni: “Il patrimonio che racchiudono sono un’occasione di studio, una conservazione importante di costume e storia delle imprese”.
Non ha potuto partecipare alla serata, ma riceverà ugualmente il premio “Profilo donna 2021”, Grazia Parisi, passate esperienze nella moda e brand di lusso nell’ambito del marketing. Poi, un master in Hotel Management, le ha dato un’intuizione geniale: creare un concept ricettivo di design italiano dal respiro internazionale, e così nel 2019 è nato il Parisii Luxury Resort, non un hotel, ma un boutique relais di lusso situato nel cuore di Roma.
Il premio Caleidoscopica - realizzato da Dreamet la nuovissima ed innovativa startup modenese pluripremiata per la progettazione innovativa nel mondo dell’architettura, dell’interior design e dell’oggettistica; grazie all’estro dell’artista Jan Koralberg che si è ispirato agli archetipi femminili e alle loro mille sfaccettature.”Caleidoscopica” è un’opera a tiratura limitata creata con le nuove tecnologie dell’azienda modenese che racchiude così l’essenza dell’essere femminile con la più moderna innovazione del metallo.
Nell’occasione si sono potute ammirare alcune lastre con le lavorazioni creative e toccare con mano la bellezza dei metalli “tatuati” e personalizzati dai due giovani ingegneri Giampaolo Orlando e Federico Raviolo.
Convivialità ed “emozioni”
di Cristina Bicciocchi - foto di Francesca Pradella
La cena di gala del Premio Internazionale Profilo Donna, si è tenuta alla fine del talk show televisivo di premiazioni delle candidate 2021, nel retro palco del Forum.
È stata palpabile la voglia di socialità e di rivedersi in questa occasione, dove ad ogni tavolo è stato abbinato il nome di una emozione positiva come gioia, serenità, speranza, allegria... Un momento di convivialità che ha saputo coniugare sobrietà e piavolezza nella conversazione, il tutto arricchito da buon cibo e dalle eccellenze che hanno affiancato l’evento come i diamanti naturali di Freelight esposti nelle vetrine della gioielleria Blondi, i pannelli innovativi metallici di Dreamet, la sfavillante Maserati Levante della Concessionaria Tridente e le foto del calendario solidale Pelosi D’Autore da una idea del fotografo Massimo Mantovani in collaborazione con Donne del 2000 APS e l’installazione ItalArte - Arte e storia proiettate nel futuro di Franca Bacchelli e Cristina Roncati.
BPER Banca Ha affiancato la XXXI edizione del Premio Internazionale Profilo Donna aprendo le porte del suo prestigioso auditorium in Via Aristotele a Modena, il Forum Monzani. Nell’occasione l’istituto ha affiancato l’evento condividendo le finalità dell’iniziativa che da sempre valorizza il ruolo della donna nella società e sostiene i talenti femminili. Uno dei temi più importanti di questo periodo storico per far ripartire l’economia.
Blondi Trend/Freelight Novità assoluta per la gioielleria Blondi che ha presentato i diamanti coltivati e naturali Freelight. Rispettando una filosofia più etica e meno invasiva dell’ambiente, i diamanti Freelight sono un prodotto raro, eterno e capace di custodire l’essenza di una emozione. I gioielli realizzati con i diamanti naturali hanno la stessa resa dei diamanti naturali e oltre ad essere trasparenti, possono essere anche colorati.
Dreamet La start up modenese pluri-premiata per l’innovazione, ha realizzato i premi per le candidate 2021. Grazie all’estro dell’artista Jan Koralberg, è nata “Caleiodoscopica” un’opera d’arte a tiratura limitata dedicata al mondo femminile e alle sue mille sfaccettature. Nell’occasione sono stati allestiti nella hall e sul palco del Forum Monzani alcuni pannelli di metallo personalizzati con le tecniche brevettate dagli ingegneri Raviolo e Orlando.
Concessionaria Tridente/Maserati ha presen-
tato la Levante Hybrid, uno dei modelli esclusivi della gamma. Esposta nella zona dove si è allestita la cena di gala, l’auto ha catturato l’attenzione degli Ospiti che apprezzano da sempre il brand Maserati, una delle eccellenze del territorio della Motor Valley. Per gli appassionati sportivi, ricordiamo che recentemente Maserati ha confermato il suo interesse di tornare in pista in Formula E.
ItalArte All’ingresso del Forum, è stata posizionata l’installazione di Franca Bacchelli e Cristina Roncati. Un omaggio all’arte, alla storia italiana, alle sue eccellenze con l’augurio che l’economia possa ripartire da queste peculiarità tutte italiane.
In questa occasione ricordiamo che Donne del 2000 APS, l’associazione di promozione sociale no profit, ha presentato il progetto di solidarietà “Pelosi d’Autore”. Si tratta di un calendario da una idea del fotografo Massimo Mantovani, dedicato ai nostri amici a 4 zampe che nel periodo di lockdown sono stati fondamentali nelle famiglie, nelle comunità e per la pet teraphy degli anziani. Un omaggio al loro amore e alla loro dedizione per noi umani, con il calendario 2022 di Profilo Donna Magazine, il ricavato della vendita di “Pelosi a’Autore” sarà destinata al canile di Modena, al Centro Soccorso Animali di Modena e ad Aristogatti di Bologna. Ringraziamo chi ha preso parte al casting fotografico con i loro cani come Brunella Federzoni, Daniela Manicardi, Elena Borghi Araldi, Eugenia Bergamaschi, Giodana Mill, Sabrina Gasparini, Paola Cortesi, Roberto Pregnolato, Lara Gilmore, Cristina Guidetti, Monica Lotti e Cristina Bicciocchi e gli sponsor che hanno permesso la realizzazione del calendario come L’Isola dei Tesori, Monge, Despar, Ponzi Investigazioni, Indelebile Make up e Max and Pet.