di Cristina Bicciocchi
Possibile che l’essere umano
non abbia capito
nulla attraverso i suoi
sbagli e che lo studio della
storia non ci abbia
aperto gli occhi?
Evidentenmente no; non
siamo in grado di uscire
da questa ciclicità, nonostante i tanti proclami
riferiti alla pace... Tutto quello che sta succedendo
in questo periodo sembra un brutto film
e un ripetersi di copioni già visti e rivisti.
Non avrei mai pensato di scrivere un editoriale
che si riferisse a una guerra che ci tocca da
vicino e che è diventata purtroppo un tema di
attualità nel nostro quotidiano.
Sappiamo che nella storia le guerre sono sempre
scoppiate per motivi economici o di potere;
il fatto doloroso è sapere che le peggiori
conseguenze di tutte le brutture che causano
sono sempre a carico della gente, purtroppo
molti innocenti che pagano per le decisioni di
pochi.
Abbiamo sperato fin dall’inizio in negoziazioni
efficaci, ma quando in un conflitto si dissotterra
“l’ascia di guerra”, la diplomazia non serve
più, ed è tardi per cercare di fermare i contendenti
e l’evoluzione degli accadimenti che verrà
raccontato dai vincitori, sarà comunque
una grossa perdita di vite umane e una storia
di miseria e distruzione.
Teniamo in alto i nostri cuori e in questo mondo in grande subbuglio,
aiutiamo i nostri simili che si trovano in situazioni di bisogno e, nonostante
tutto, cerchiamo di vivere la vita con dignità e amorevolezza per
costruire un mondo nuovo fatto di rinnovata umanità e collettività.
Finchè tutti i leader del mondo e i singoli individui non saranno in grado
di avere pensieri positivi nelle parole che pronunciano e nei fatti a
seguire, non raggiungeremo mai la pace, come disse profeticamente
Gandhi che da Grande Anima qual era, dichiarò che un ricercatore della
verità la può trovare solo tacendo!
Indubbiamente un personaggio raro ma di sicuro un esempio straordinario
che incarna bene cosa vuol dire essere uomo di pace e il concetto
del potere dell’amore; non solo una mera utopia a cui non dobbiamo
smettere di anelare, ma un modo di essere/sentire nel qui e ora.