di Cristina Bicciocchi
Ciclicamente nella storia cambiano i riferimenti, le energie, gli scenari e immancabilmente l’umanità deve trovare nuovi modi e idee sostenibili per affrontare la quotidianità tenendo in considerazione le esperienze di vita, la capacità di discernere tra l’essenziale e il superfluo, possibilmente salvaguardando i valori della vita, senza essere schiava di mode passeggere e/o paradisi artificiali.
A tal proposito direi che è importante fare molta “pulizia”, visto purtroppo l’uso dilagante, improprio e senza costrutto del mondo virtuale, lì tutto si basa sull’apparenza, divertimento e cose facili... un quadro perfetto del famoso “Paese dei Balocchi” descritto già molti anni fa dal Collodi.
Mi piace fare riferimento alle favole perchè sono molto istruttive per capire la morale... Un conto è immaginare e creare qualcosa con la propria mente, un altro è diventare dipendenti di personaggi che vivono solo di facciata e di meccanismi che sfruttano soltanto le mode passeggere, la solitudine delle persone e la mancanza di riferimenti a cui ispirarsi.
È incredibile e molto triste sentire da parte soprattutto dei giovani, che il valore o meno di un personaggio, di un cantante, di un musicista o altro sia decretato dal numero di like che riceve sul profilo, che la bontà o meno di un prodotto o di una iniziativa sia soppesata solo da una immagine patinata e luccicosa o che il tempo che dovremmo spendere per edificarci venga impiegato a rincorrere spunte blu e falsi miti che ci portano fuori strada. Vuol dire che molti hanno perso la capacità di valutare e soppesare cosa è davvero lo “spessore” o l’essenza di una persona, ma soprattutto non hanno capito che i like sono solo un metro di giudizio ‘modaiolo’ scaturito dal sistema tecnologico, purtroppo in alcuni casi, non del tutto affidabile e limitato alla nostra epoca.
Ricordiamoci che tutto dipende da noi, dal nostro modo di essere; possiamo usare di sicuro visto che vivamo in questo prriodo storico, gli strumenti che ci vengono proposti come ‘smart e alla moda’ ma senza rincorrerli o diventarne succubi e soprattutto senza lasciarci influenzare solo da contenuti vacui dettati dall’apparenza. Per edificare un nuovo mondo occorre ritornare alla sostanza, agli archetipi, alla morale delle favole, a scoprire chi siamo, come siamo fatti interiormente e a valorizzare le nostra unicità di esseri umani... solo così la nostra pianta può ritornare a fiorire rigogliosa ogni primavera.