World Class Excellence

Profilo Donna promuove le eccellenze del territorio. Serata di gala da Pagani Automobili

di Laura Corallo e Cristina Bicciocchi - foto Francesca Pradella

Ha riscosso grande successo la serata di gala organizzata da Profilo Donna Magazine al Museo Horacio Pagani. Un evento unico che ha coinciso con il primo anno di vita del Museo Horacio Pagani, inaugurato il 16 dicembre 2017 di fianco al nuovo comparto produttivo dell’azienda di San Cesario, dove nascono le Zonda e le Huayra e che ha registrato proprio l’anno scorso, un incremento del fatturato di quasi il 30%. Un 2018 da incorniciare, quindi, per la Pagani Automobili - marchio di auto di lusso, con il top raggiunto dai tre esemplari di Pagani Barchetta a 20 milioni l’uno. La sede del museo, aperta giusto un anno fa e che raccoglie i modelli prodotti sino a oggi, ha accolto sinora 18 mila visitatori, con biglietto da 22 a 50 euro, che hanno voluto conoscere da vicino i modelli della Zonda prodotti dal 1998, dalla “Cinque” alla mitica “R” senza dimenticare la Pagani Huayra. Ma i traguardi superati non sono solo questi, visto che il fondatore Horacio Pagani ha ricevuto quest’estate la laurea honoris causa in ingegneria da parte del nostro ateneo. Al suo fianco nella lussuosa e conosciuta casa automobilistica modenese, l’amministratore delegato e presidente, è la moglie Cristina Elizabeth Perez e ora, sono coinvolti anche i figli Leonardo e Christopher.
Il programma della serata ha previsto la visita al Museo Horacio Pagani e all’azienda Pagani Automobili.
In questo contesto gli ospiti hanno potuto ripercorrere il mito della giovane Casa italiana e del suo fondatore.
La struttura composta da area di produzione delle hypercar e museo aperto al pubblico è stata concepita e realizzata da Horacio Pagani e dai figli Leonardo e Christopher. All’interno del Museo Horacio Pagani ci sono molti esemplari della Zonda a partire dal 1998, comprese le iconiche Zonda Cinque, ma anche la Zonda R e una Huayra che messe assieme rappresentano una collezione unica al mondo.
Al termine della visita, Cristina Bicciocchi Direttore responsabile della rivista e Presidente del Premio Internazionale Profilo Donna, ha intervistato Horacio Pagani, insignito, lo scorso giugno 2018, della  Laurea Honoris Causa in Ingegneria dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia  e la moglie Cristina Elizabeth Perez, AD e Presidente di Pagani Automobili nonché Presidente di Pagani Eventi e dal 2017, Supervisor del Museo Horacio Pagani già Premio Internazionale Profilo Donna che si è svolto a Sassuolo lo scorso luglio 2018 presso Florim Gallery.
A seguire la Cena di Gala con la partecipazione di tante Autorità tra cui il vice sindaco di Sassuolo Maria Savigni, l’Assessora per le Pari Opportunità del Comune di Modena Irene Guadagnini, il Generale Stefano Mannino Comandante dell’Accademia Militare di Modena con la consorte signora Ornella, il Console Generale della Repubblica di Croazia Iva Pavic con il prof. Sevo dell’Accademia di Zagabria, il Console Onorario d’Austria Maria Elena Longobardi con il marito Avv. Andrea Bucci di Bologna, solo per citarne alcuni. L’intrattenimento musicale al pianoforte è stato a cura di Alessandra Fogliani.
Diplomata in pianoforte col massimo dei voti e la lode, studia lingue presso l’Università degli studi di Bologna, studia Direzione di Coro, frequenta l’Accademia pianistica di Imola e il Mozarteum di Salisburgo, partecipa a varie masterclasses in Italia e all’estero. Pianista, compositrice, arrangiatrice, direttrice di coro, già vincitrice del primo premio internazonale “cafè tango music award” per composizioni originali, scrive musica per cortometraggi, per spettacoli teatrali.
L’evento è stato organizzato da Profilo Donna, percorso esclusivo di promozione delle pari opportunità e di valorizzazione dei talenti delle donne, nato dall’esperienza di Cristina Bicciocchi  che, nel 1990,  elabora un progetto culturale dedicato alle donne e al mondo femminile che si sostanza nel Premio Internazionale Profilo Donna che ha premiato oltre 300 figure femminili che si sono distinte  per impegno e professionalità in vari ambiti lavorativi e professionali a livello nazionale e internazionale. Nell’occasione, la Presidente ha condiviso i successi e le iniziative di alcune premiate presenti alla serata di gala in particolare Vania Franceschelli Presidente dell’Ordine del Nocino, la stilista Anna Marchetti, l’imprenditrice Nazzarena Bisini Gambetti, la giornalista Ivana D’Imporzano, Anna Poletti Zanella Presidente Associazione culturale J.Boudard e Nastro Azzurro di Parma, Rosalba Caffo Dallari Presidente Nazionale Ugai, Mirella Guicciardi Coordinatrice CPO del CUP, Gabriella Gibertini delle Terme della Salvarola presidente Asshotel Modena, l’architetto Laura Villani e il Console Generale di Croazia Iva Pavic e ha annunciato i preparativi del trentennale che si svolgerà a luglio 2019 a Palazzo Ducale di Modena, prestigiosa sede dell’Accademia Militare di Modena.

A coronamento dell’“Anno Europeo dedicato al patrimonio culturale”, Cristina Bicciocchi ha consegnato il service dedicato ai Laboratori didattici e percorsi educativi che Gallerie Estensi promuovono durante l’anno, grazie all’impegno profuso dalla Direttrice Martina Bagnoli.
Erano presenti all’evento anche Eugenia Bergamaschi Presidente regionale Confagricoltura, la Presidente dell’Ordine dei Chimici Loretta Barbieri, il Presidente degli antiquari Pietro Cantore, il Cav. di Gran Croce Ilario Pagani e la consorte Donatella, le amiche di Aidda Sandra Albanelli Zinelli e Loretta Donnini e altri volti noti del territorio che hanno apprezzato le finalità della serata.

Il focus che Profilo Donna ha promosso nel Museo Pagani di San Cesario si inserisce proprio nel percorso di valorizzazione del ruolo della donna nella società e dei brand più conosciuti in tutto il mondo che rendono il nostro territorio una meta e una realtà unica per le tante eccellenze che rappresenta: non solo auto di lusso, ma anche food, ceramica, bio medicale, belcanto, musei.
Lo stesso tema è stato al centro del convegno svoltosi in occasione della XXIX  edizione del Premio Internazionale Profilo Donna che ha visto sul palco proprio Cristina Elizabeth Perez, perno fondamentale in famiglia e in azienda e che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo del brand delle auto di super lusso, oggi conosciuto il tutto il mondo. Tutto condiviso con uno staff di 160 persone motivate che, con tanta umiltà, lavorano fianco a fianco con la Famiglia Pagani.

Intervista a Horacio Pagani
e Cristina Elizabeth Perez

Horacio Pagani, a Lei tutto il merito di essere stato il creatore delle supercar famose in tutto il mondo. Quali sono le caratteristiche peculiari delle sue automobili così ricercate?
Le mie automobili nascono dalla passione per il disegno, la scultura, l’arte e la tecnica per le automobili che mi accompagna fin dall’infanzia. Ho vissuto in un paesino sperduto dell’Argentina, nel cuore della Pampas. Una realtà completamente differente da Modena o Torino, culle della cultura dell’automobile in Italia. Nonostante questo, in Argentina, arrivava una rivista settimanale specializzata in auto da corsa. Grazie alla lettura degli articoli che raccontavano la storia della Maserati, della Ferrari e della Lamborghini mi nutrivo dell’energia un po’ magica che arrivava da Modena e da lì ho iniziato a disegnare modellini in legno di auto da corsa, tutti conservati e ora esposti al Museo Horacio Pagani a San Cesario sul Panaro. Creavo modellini con motore posteriore e li immaginavo esposti nei più grandi musei e nei saloni dell’automobile di Torino e di Ginevra.
 
Sono auto talmente personalizzate che la produzione è limitata e in continua evoluzione...qualcuno le ha definite delle vere e proprie opere d’arte... È vero che un sultano l’ha comprata solo per ammirarla nel suo salotto?
È vero, molte auto sono state acquistate dai Sultani e collocate nelle loro residenze reali. Ma non solo. I miei modelli sono presenti in tutto il pianeta: imprenditori, commercianti acquistano queste macchine come opere d’arte e le espongono in salotto. Un cliente di Hong Kong ha acquistato quattro auto in momenti diversi per esporle, senza mai usarle, all’interno di una serra in giardino.

Come nascono le ispirazioni per i nuovi modelli? La ricerca tecnologica e il mercato cosa propongono e cosa richiedono in questi ultimi anni?
Dopo dieci anni molto positivi, in tutto il mondo si cominciano a vedere i primi segni di flessione. Le tendenze seguono un trend opposto a quello che desidera il cliente. Gli amanti delle auto sportive non la vogliono ibrida ed elettrica. Vogliono sentire il rumore roboante del motore. Le normative, invece, dicono il contrario, nonostante queste macchine vengano guidate pochissimo, con una media mondiale di 2000 km all’anno e senza inquinare. Noi ci conformiamo alle normative californiane, le più severe e questo ci porta a studiare anche sistemi alternativi, ad esempio il nuovo V12 B turbo a basso inquinamento. Non appena sarà chiarita la nuova normativa europea, realizzeremo anche noi la prima macchina ibrida, in collaborazione con la Mercedes oltre a progettare una delle macchine del futuro, la C10, tra le quali una completamente elettrica, disponibile nel 2023. Ad oggi nessun cliente l’ha chiesta ma questo è uno stimolo per fare in modo che  un giorno possa essere comprata.  Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti, la nostra azienda guarda al futuro nel pieno rispetto della tradizione: l’anno prossimo festeggeremo infatti i 20 anni dalla creazione della nostra vettura più iconica, la Zonda, un traguardo che cercheremo di celebrare anche sul territorio di Modena che da sempre sforna auto leggendarie. E di cui siamo davvero orgogliosi di fare parte.
 
L’Università di Modena e Reggio Le ha conferito a giugno la Laurea Honoris Causa in Ingegneria. Ricordo che, in quella occasione, Lei ha detto una cosa molto importante rivolto ai giovani sull’importanza di rincorrere i propri sogni senza mai dimenticare che dietro c’è sempre un duro lavoro e molta responsabilità.
È importante sognare ma la fortuna si guadagna lavorando tantissimo. Nulla arriva dal cielo. Oggi i giovani possono disporre di mezzi e opportunità incredibili. Ma bisogna essere consistenti, robusti e concreti e le famiglie devono aiutarli ad avere più coraggio ed educarli all’indipendenza. Non ti compro nulla, ti arrangi e vedrai che ti muovi da solo. Spesso i ragazzi sono intelligentissimi e fantastici come un bel bicchiere di cristallo: fragili.

Anche Cristina Elizabeth Perez, intervistata da Cristina Bicciocchi, ha raccontato l’inizio della loro storia e del brand Pagani.

Cristina Elizabeth Perez è la moglie di Horacio Pagani. A lei il merito di far sì che il sogno si avverasse fin dall’inizio della loro storia iniziata 30 anni fa. Ci racconti brevemente come e perché avete deciso di lasciare l’Argentina e di venire in Italia.
Horacio Pagani è una persona che sa trasmettere passione. I suoi discorsi di arte, disegno e filosofia  hanno plasmato in me la sua passione fino a scegliere di appoggiarlo e seguirlo in Italia nella sua decisione di trasferirsi in Italia per concretizzare il suo sogno. La sua prima vettura completa, a soli 21 anni, è stata una monoposto che riuscì a far correre nella formula 2 sudamericana.  Sui campi di gara conosce Juan Manuel Fangio che presto diventerà il collegamento per Modena grazie a cinque lettere di presentazione inviate alle più importanti case automobilistiche emiliane, tra le quali la Ferrari e la Lamborghini.
 
Questa è l’importanza dell’affiatamento di coppia dove uno trascina e l’altro è pronto a mettersi in gioco con i valori della famiglia sempre in primo piano. Come siete riusciti a trovare inizialmente i canali giusti in un contesto nuovo e diverso  rispetto al Vostro paese d’origine? Quali sono state le principali difficoltà?
Mio marito ha iniziato la sua carriera facendo la gavetta in Lamborghini come operaio di terzo livello nel reparto di carrozzeria. In questo contesto ha approfondito la conoscenza e il potenziale dei materiali compositi avanzati, come la fibra di carbonio. All’epoca l’azienda per cui lavorava non credeva molto in questa tecnologia, ma lui sì.  Così, in bici e con la valigetta, nel 1987, si era recato al Credito Romagnolo di Sant’Agata per chiedere, e ottenere, un prestito per comprare una autoclave per iniziare la sperimentazione. Il macchinario viene installato in un capannone in affitto dove Horacio ha fondato la sua prima azienda, la Modena Design, dove abbiamo messo a punto la tecnologia dei materiali compositi avanzati utilizzati per numerose aziende del territorio. Siamo partiti senza canali “giusti”, né sponsor o finanziamenti statali. Avevamo però un socio che ci ha aiutato a sostenere i costi di omologazione e che ci ha permesso di presentare la prima vettura nel 1999 completamente omologata.

Come riesce a combinare la professione con la vita famigliare?
A volte essere mamma, moglie e lavorare in azienda è complicato. Ma la nostra è una impresa famigliare, ci siamo sempre dedicati a tutte le attività senza tralasciare nulla, seguendo da vicino i nostri figli, da soli, lontani dai nostri familiari distanti 14000 kilometri. Oggi abbiamo trovato il nostro equilibrio nella pace della nostra casa, in compagnia della famiglia e dei nostri de cani. Prediligiamo il relax alla vita mondana, dedicandoci allo sport o attività che ci piacciono.

Lui il creativo, lei l’amministratore della Pagani automobili, un binomio vincente che viene tramandato nei suoi valori anche ai vostri figli che sono molto interessati e coinvolti nel futuro dell’azienda. Di che cosa si occupano in particolare?
Christopher e Leonardo hanno deciso autonomamente il loro percorso professionale. Leonardo si occupa di progettazione di automobili.
Tra l’altro, proprio partendo dai primi schizzi e bozzetti di Horacio, ha sviluppato e seguito, assieme a suo fratello, il progetto architettonico del nuovo atelier di produzione e il Museo Horacio Pagani a San Cesario. 
Christopher, invece, dopo gli studi in Marketing Internazionale, si è trasferito negli Stati Uniti dove lavora presso la Pagani Worldwide. Siamo molto soddisfatti dei progetti realizzati. Il Museo Horacio Pagani ha riscosso fin da subito un grande interesse da parte del pubblico. Abbiamo già avuto più di 18.000 visitatori in un anno; è davvero un grande risultato per tutto il lavoro svolto!

 

 
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