Il 25 Settembre si è tenuta la presentazione del libro di Patrizia Giangualano e Lorenzo Solimene “sostenibilità in cerca di imprese”. Sappiamo tutti che quando parliamo di sostenibilità ci riferiamo a quel “processo” o a quello stato d’essere che possa essere mantenuto a un certo livello indefinitamente per l’esistenza.
Possiamo parlare di sostenibilità, in ambito ambientale, economico e sociale: è il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono tutti in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro al fine di far fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell’uomo.
Partendo proprio da tale concetto, possiamo affermare che il filo conduttore della sostenibilità è lo sviluppo sostenibile, che riguarda, in modo ovviamente interconnesso, l’ambito ambientale, quello economico e quello sociale. Si sente parlare spesso di sviluppo sostenibile e per esso s’intende lo sviluppo volto a soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri bisogni. Il termine sviluppo sostenibile è stato introdotto per la prima volta dal Rapporto Bundtland della Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo, nel 1987. «La sostenibilità - spiega l’Avvocato Cristina Rossello - può anche essere definita come un processo socio-ecologico caratterizzato dal desiderio di perseguire un ideale comune. Per quanto possa essere difficile raggiungere tale ideale, un atteggiamento perseverante e dinamico fa in modo che il processo dia luogo a un sistema sostenibile. Progetto Donne e Futuro da sempre si occupa di diffondere modelli di leadership capaci di ispirare e guidare i processi di trasformazione verso una crescita sostenibile e inclusiva. Da anni sviluppiamo la capacità di ascolto di un contesto in profonda evoluzione, nel quale emergono nuove categorie a rischio e nuovi bisogni - che possono essere personali, familiari, aziendali e sociali, cercando di fornire risposte innovative, in termini di prodotti e servizi di qualità per il benessere delle comunità e rafforzando il rapporto con i territori di riferimento. E supportiamo lo sviluppo di sinergie e partnership per la creazione di un valore condiviso, favorendo la promozione dei principi universali del Global Compact, per l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’incontro con gli autori di questo bellissimo libro ci consente di parlare di futuro: sarebbe un ottimo obiettivo quello che si propone di promuovere lo sviluppo di un risparmio a sostegno di aziende virtuose e sostenibili supportando le imprese a rivedere i loro modelli di business ed essere sempre più trasparenti nei loro rapporti con investitori e consumatori.
Negli ultimi anni la sostenibilità ha fatto indubbiamente grandi passi avanti sia in termini normativi che di sensibilità al tema da parte di aziende, consumatori e investitori. Sebbene siano numerose le aziende consce dell’importanza dell’utilizzo di criteri economici, sociali e ambientali per lo sviluppo del business, tuttavia un numero ancora limitato di loro ha familiarità con gli strumenti necessari per condividere principi e valori e con la dichiarazione non finanziaria quale importante strumento di comunicazione e confronto con il mercato. Il libro scritto da Patrizia Giangualano e Lorenzo Solimene ha l’obiettivo di delineare le modalità per utilizzare la sostenibilità come guida nella strategia di lungo periodo, con un focus particolare sugli aspetti della governance, della gestione dei rischi e dei nuovi processi operativi. E fornisce spunti su come dialogare con gli stakeholder e analizzare gli impatti della sostenibilità sul proprio business. Progetto Donne e Futuro è quindi molto lieta di partecipare a questa giornata di studio e approfondimento avente oggetto la presentazione di questo libro».
Il saggio contiene “best practice”. Si tratta di aziende grandi ma anche di minori dimensioni che stanno compiendo significativi passi nel nuovo contesto competitivo. In particolare nell’ambito del loro lavoro Patrizia e Lorenzo fanno riferimento ad una Survey sull’applicazione del Dlgs. 254/2016, oggi al secondo anno di applicazione che ha contributo molto a far evolvere lo stato di maturità della materia.
Oltre a favorire un dialogo tra le imprese e i loro stakeholder il libro contribuisce ad arricchire il dibattito con soggetti pubblici, società civile ed esperti del settore allo scopo di diffondere un nuovo modo di pensare al business di lungo periodo.
I principi e le metodologie che guidano il percorso all’educazione sostenibile necessitano infatti di un impegno sistematico sia da parte delle istituzioni che degli operatori privati per favorire lo sviluppo di comportamenti virtuosi affinché, come già nel Rapporto Brundtland del 1987 “si possano soddisfare gli attuali bisogni senza compromettere quelli delle generazioni future”.
Per Lorenzo Solimene (foto) il vero tema è che le imprese devono essere responsabili dei loro impatti economici, sociali e ambientali cioè «costruire un modello di business che sia capace di creare valore nel tempo riuscendo a minimizzare gli impatti ambientali anche attraverso lo sviluppo di sistemi di economia circolare e ascoltare i propri stakeholder rispondendo alle diverse legittime aspettative».
Per Patrizia Giangualano (foto) «sostenibilità di impresa» vuol dire creare valore per gli stakeholder. Cioè creare valore per gli azionisti è una cosa molto importante, ma nel rispetto delle esigenze di tutti gli stakeholder dell’impresa. La sostenibilità è diventata un punto centrale quando la legge 254 ha obbligato le aziende quotate con determinate caratteristiche dimensionali e gli enti di interesse pubblico a dotarsi di dichiarazioni non finanziarie. Ma è importante che anche le aziende di minori dimensioni si avvicinino al tema per misurarsi su indicatori determinanti sul lungo periodo senza costi aggiuntivi.
L’obiettivo è agire oggi per avere dei risultati domani e non scaricare sulle nuove generazioni le tematiche ambientali piuttosto che le iniquità sociali.
Per Alessandro Profumo (foto) alla base deve esserci un «lavoro volto a vivere per la sostenibilità, ma viverla in maniera trasversale nella gestione dell’azienda a tutto tondo», come spiega commentando il successo di Leonardo, azienda leader del settore Aerospace & Defence nel Dow Jones Sustainability Index, che ha ricevuto il più prestigioso indice per i titoli di società con le migliori performance a livello mondiale in termini di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Grazia Salvemini descrive la sua esperienza di studio in archiviazione digitale collezione menù antichi. Il primo lavoro è stato quello di organizzare i documenti secondo un criterio preciso: divisi per provenienza, diverse tipologie, numerati e ricollocati in folder nuovi.
A questo punto è iniziato il vero lavoro di digitalizzazione direttamente sul modello informatico realizzato ad hoc. Ho poi proceduto a scannerizzare ogni documento e contemporaneamente a completare tutti dati presenti nel menù e a riportare dettagliatamente la descrizione delle pietanze nel loro ordine, procedura che serve successivamente per realizzare un sito di fruizione dei documenti in un modello virtuale. Attraverso questo metodo raccolgo e analizzo dati, ricostruendo fatti e fenomeni in una girandola di emozioni e di storia.
Per l’evento ‘Women in Tech’ tenutosi presso la Villa Wolkonsky - ambasciata inglese - PDeF ho inserito nel programma ufficiale il mio lavoro svolto come uno dei migliori esempi di tecnologia applicata alla valorizzazione di un patrimonio culturale. Per l’occasione ho realizzato delle slides della peculiarità dei menù agli ospiti presenti.
Inoltre, mi sono occupata della redazione del testo con la curatrice d’arte e la presidente di Progetto Donne e Futuro e delle traduzioni dei testi in inglese del Quaderno VI ‘Finance & Diplomacy”, omaggiato ai presenti durante l’evento e collazionandolo appositamente per l’Ambasciatrice Britannica Jill Morris in occasione dell’evento “Finance & Diplomacy” – Milano for Commonwhealth del 10 aprile 2018.
Mi sono occupata della pubblicazione riguardante la classificazione dei menù: Quaderno VII, del titolo ‘Antichi Menù - Food & Culture’, al quale ho partecipato sia per la selezione dei documenti che per il commento dei testi, ho ricercato la storia di ogni singolo menù e tradotto i testi in lingua inglese. Il Quaderno è stato poi oggetto dell’evento tenutosi il 4 dicembre presso la sede di Mediolanum, Milano.
La mia ricerca sulla storia dei menù, la loro valorizzazione, la loro declinazione interessa la scienza dell’alimentazione come pure la storia dell’arte. Faremo presto altre iniziative anche internazionali.