Museo Casa Enzo Ferrari

Fino al 20 marzo 2013 ospiterà la mostra “Le grandi sfide Ferrari – Maserati”, storie di eccellenze e Made in Italy. L’esposizione è stata possibile grazie al lavoro della Fondazione Casa Enzo Ferrari - Museo, che ha realizzato e dirige un complesso museale dedicato ad Enzo Ferrari e all’automobilismo sportivo modenese.

Casa Museo Enzo Ferrari

“Se lo puoi sognare, lo puoi fare” è una delle frasi più conosciute di Enzo Ferrari, sicuramente quella che rappresenta meglio la sua filosofia, una vita segnata da passione e creatività, ricerca e innovazione, coraggio e sfida. Un mito che ha reso Modena e Maranello capitali di un sogno realizzato.
Il nuovo complesso museale, inaugurato il 10 marzo di quest’anno, costruito grazie a un investimento di circa 18 milioni di euro, sorge nei pressi della casa in cui nacque Enzo Ferrari nel 1898. Il corpo abitativo originale è stato conservato insieme all’officina e si è integrato con la nuova galleria dal design avveniristico: un “cofano” in alluminio giallo, il colore della città di Modena, il colore scelto da Enzo Ferrari come sfondo del Cavallino, il marchio dell’azienda che porta il suo nome.

I lavori di preparazione dell’area di interesse progettuale sono partiti nel novembre 2007, la posa della prima pietra - una scultura disegnata dall’architetto Jan Kaplický - è avvenuta il 20 Aprile 2009. La Galleria coniuga il contesto storico con le più recenti tecnologie di risparmio energetico e alla vista ricorda il linguaggio estetico e le forme delle vetture da competizione. L’architettura contemporanea che caratterizza il Museo porta la firma dell’architetto Jan Kaplický fino al 2009. L’interior design e la direzione artistica sono stati curati dall’architetto Andrea Morgante di Shiro Studio, co-progettista anche dell’opera. Ingegneria, project management e direzione lavori sono stati seguiti dalla Società Politecnica.

I gioielli automobilistici ospitati dal MEF nella Galleria fanno parte di una mostra che viene rinnovata due volte l’anno. “Le origini del mito” è il titolo dell’esposizione che ha segnato i primi sei mesi di vita del MEF ripercorrendo la storia e l’evoluzione di un territorio unico, che ha dato vita a intuizioni tecniche di portata universale attraverso personaggi, luoghi e competizioni simbolo.
Il nuovo allestimento museale “Le grandi sfide Ferrari-Maserati” è dedicato alla competizione che ha opposto i due grandi marchi dell’automobilismo italiano famosi in tutto il mondo, auto da corsa che hanno segnato la storia dell’automobilismo mondiale. L’esposizione è stata curata da Giovanni Perfetti con il contributo di Aldo Zana e Luca Dal Monte per lo storyboard narrativo e rimarrà aperta al pubblico fino al 20 marzo 2013. È la prima volta che auto di questo valore storico e prestigio si trovano esposte insieme, riunite nel territorio che le ha viste nascere.
Ferrari e Maserati, due realtà dal fascino unico, due modi di vivere l’auto che hanno segnato profondamente il territorio di Modena e la storia dell’automobilismo mondiale. 18 le auto esposte, rigorosamente selezionate tra le più rappresentative dei due marchi e provenienti da tutto il mondo. Il forte legame che unisce i collezionisti internazionali alle due case automobilistiche ha così permesso al Museo casa Enzo Ferrari di ospitare alcune tra le auto più prestigiose di sempre: la Ferrari 340 MM, la Maserati 250F, e poi ancora la Ferrari 500 TRC, e la Maserati A6 GCS/53 sono solo alcuni esempi dei modelli esposti.

Le prime sfide partirono nel 1926: in quell’anno si fronteggiarono la squadra corse dell’Alfa Romeo di cui Enzo Ferrari era pilota, e la Maserati, fondata pochi anni prima a Bologna.
La Scuderia Ferrari gareggiava inizialmente con vetture costruite dall’Alfa Romeo a Milano e preparate a Modena, mentre la Maserati era dall’origine, una vera e propria azienda costruttrice, benché di modeste dimensioni.
Le macchine che portavano in corsa l’emblema del Tridente venivano infatti realizzate interamente nella fabbrica bolognese. Nel 1938 protagonista fu Modena, che divenne teatro della sfida: Adolfo Orsi rilevò la Maserati e decise di trasferirla nella stessa città della Ferrari, portando la competizione da un livello esclusivamente sportivo, ad uno più ampio, territoriale e campanilistico.
Quando, nel 1947, Enzo Ferrari fece diventare la Ferrari una vera e propria azienda costruttrice, riuscì a realizzare il sogno di una vita: finalmente le auto del cavallino non erano più solamente elaborate, ma costruite in toto a Modena.

Negli anni Cinquanta, l’elenco delle vittorie Ferrari divenne sempre più lungo e importante, ma le Maserati restarono protagoniste: sul podio, se non andavano i piloti Ferrari, c’erano quelli Maserati.
Vennero create in questo decennio alcune tra le auto più belle e premiate di sempre, come la Ferrari 750 Monza “la bella tra le belle”, uno dei colpi di genio dell’arte di Sergio Scaglietti, o la Maserati 450 S, costruita per essere l’arma assoluta, l’auto giusta per vincere il Campionato Mondiale Sport 1957, che però non vinse, e ancora la Ferrari 375 Indy, la monoposto F1 realizzata per la 500 Miglia di Indianapolis che torna in Italia dopo 60 anni.
Svariate testimonianze riportano in forma più o meno diretta il rispetto e l’importanza che Enzo Ferrari riservava alla Maserati e ai suoi uomini. Non li citava mai per nome, ma li chiamava “quelli là in fondo”, locuzione che traeva origine da una precisa ragione topografica: mentre la Scuderia Ferrari aveva preso sede a Modena in una posizione centrale, all’incrocio con la via Emilia, la Maserati, trasferita da Bologna, si trovava in uno stabilimento più in periferia, all’incrocio con la strada per Nonantola.

La lotta in campo sportivo proseguì più accanita che mai e benché l’albo d’oro del Cavallino fosse via via più pingue per numero e prestigio di affermazioni, quello del Tridente non si faceva certo sottovalutare.
Come non bastasse la competizione sui campi di gara, emerse anche la concorrenza nella produzione delle vetture Gran Turismo, destinata a rimanere nel tempo il solo elemento di rivalità. Nel 1957, infatti, la Maserati decise il ritiro, spostando così la sfida nel campo delle GT. Risalgono a quest’epoca, le GT Ferrari e Maserati più affascinanti, vetture dal design inconfondibile e con un appeal straordinario che contribuirono a posizionare Modena al centro del panorama automobilistico mondiale per stile e risultati.

Il Museo Casa Enzo Ferrari è aperto tutti i giorni dell’anno tranne il 25 dicembre e il 1 gennaio, con orario continuato dalle 9.30 alle 18.00 - www.museocasaenzoferrari.it


 
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