CIBUS 2024

Record di novità e oltre 75.000 visitatori

SOSTENIBILITÀ, BENESSERE, NUOVI SAPORI E INGREDIENTI (SPESSO DOP E IGP). E ANCORA TRADIZIONE, CONTAMINAZIONE E REINTERPRETAZIONE DEL GUSTO. È IL VIAGGIO DI CIBUS 2024 TRA LE NUOVE ROTTE DEL FOOD

a cura di Antonella Maia

La 22esima manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy (Fiere di Parma 7 -10 maggio), frutto della consolidata collaborazione con Federalimentare, ha permesso di scoprire le novità di prodotto che disegnano la mappa delle principali tendenze dell’alimentare italiano dei prossimi anni e che troveremo presto a scaffale: Health & Wellness, Taste of the world, Back to Nature, All Local e Comfort First. Le oltre 1.000 novità di prodotto presenti a Cibus - 100 delle quali esposte nell’Innovation Corner - evidenziano il forte trend legato a salute e benessere, tanto che il cosiddetto Health & Wellness è un vero e proprio trend con tutta una serie di prodotti in grado di migliorare sia il fisico che la mente.
Cibus conferma come il 2024 si possa considerare l’anno del collagene. Il proteico che già spopola tra i bar di Parigi, nella kermesse di Parma si allarga ad altri ambiti.
Lo ritroviamo per esempio nel brodo proteico di carne mista a base di ingredienti 100% naturali senza glutammato, né conservanti ed anche senza glutine, a conferma di quanto resti ancora centrale il trend del freeform.
Collagene protagonista anche nelle barrette ad elevato contenuto proteico, vegetariane e gluten free o nelle bevande senza zucchero. L’attenzione al benessere passa anche dai condimenti ad alta densità a base di aceto e succo di rosa canina (ricca di vitamina C), dai primi ad alto contenuto proteico e ricchi di fibra, come la pasta con i lupini e il macinato plant-based, pure ricco di fibre e proteine, adatto per polpette e condimenti per lasagne e pasta.
All’insegna del gusto, della sostenibilità e del benessere anche i trancetti di tonno a base di soia, 100% plant based, lavorati e confezionati completamente in Italia.
A metà tra green e wellness, la farina di pomodoro che, recuperata dal processo di produzione della passata di pomodoro, favorisce l’economia circolare.
Tornando al mondo beverage, da provare l’acqua all’anguria, pensata in particolare per i bambini, che dà sapore all’acqua senza l’aggiunta di dolcificanti o la camomilla con griffonia, per un effetto benefico sul sonno ma soprattutto sull’umore.

Tendenza Taste of the world
Cibus è anche un viaggio tra sapori e ingredienti del mondo, che spesso incontrano alcuni prodotti rinomati dell’agroalimentare italiano. Come il primo chutney - una salsa agrodolce di origine indiana - prodotta con aceto balsamico di Modena IGP o il sale rosa dell’Himalaya al tartufo nero estivo. Dal tetto del mondo all’Oceano Indiano con il profumatissimo olio taggiasco alla vaniglia bourbon del Madagascar. Un viaggio che prosegue verso oriente con la salsa al curry, il popolare street food cinese Bao (i panini cotti al vapore) e la sushi mayo. E si chiude con una contaminazione di geografie con la confettura di albicocca, mango e frutto della passione.

Tendenza Back to Nature
Le oltre mille novità di prodotto testimoniano l’attenzione sempre maggiore delle aziende ai temi della sostenibilità e del consumo responsabile, in linea con gli obiettivi Esg tracciati dalla Nazioni Unite. Un back to nature che vede per esempio il debutto dell’uovo vegetale, un mix a base vegetale per la preparazione di ricette sia dolci che salate. E la reinterpretazione di ricette tipiche della tradizione italiana, come la farinata, che diventa uno snack con le sfogliatine croccanti di ceci. Restando negli snack: i crispy-veg-polli di patate e barbabietola presenti nella loro forma naturale, i gnocchi-pops da usare in alternativa alle patatine e i legumi tostati ricoperti di cioccolato.
Guardando a salse e condimenti insieme alla maionese di soia alla cipolla, abbiamo il condimento balsamico rosé al tartufo, 100% naturale, ottenuto con pregiati mosti di uva Ancellotta, affinat iin botti di rovere; il condimento balsamico bianco all’acero, il condimento agrodolce al lampone e il sugo allo zafferano. Tra i “primi” da segnalare il riso rosa - frutto della lavorazione di una particolare varietà di riso nero integrale che, sottoposta a pilatura, dona ai suoi chicchi, il peculiare colore rosato; tra i formaggi invece l’erborinato ai frutti di bosco in purea di melagrana siciliana e il pecorino stagionato sotto foglie di noce.

Tendenza All Local
Dalle tendenze delle cucine del mondo a quelle all local, che vedono spesso abbinare grandi eccellenze del nostro agroalimentare, anche DOP, come il basilico genovese con il lardo di colonnata, un tributo all’artigianalità cha caratterizza l’alimentare italiano. Si resta nei prodotti DOP con lo squacquerone di Romagna servito con erbette di campo e i taralli gourmet al parmigiano reggiano. Da segnalare anche la burrata ’nduja, un tripudio di puro gusto italiano, utilizzabile anche in microonde grazie a un innovativo packaging o la ’nduja presente anche con carne di bovino certificato Halal. Dalla Calabria al mare di Sardegna con la polpa di granchio blu, un prodotto lavorato totalmente in loco, per passare alla Puglia con gli spaghetti - realizzati con grani 100% local - da cuocere in soli 2 minuti senza alcuna perdita del gusto, grazie alle sue scanalature.
Tra i condimenti l’aglio Nero di Voghiera, mentre lato beverage è presente l’acquavite di birra artigianale da filiera agricola italiana, distillata in modo del tutto artigianale. Novità anche nel comparto delle olive da tavola, che si arricchisce con la Nocellara, una delle più buone e pregiate cultivar biologiche di olive verdi italiane, in versione non denocciolata.

Tendenza Comfort first
Dal dolce al salato è il comfort first, dove il cibo diventa un piacere e i prodotti si fanno curiosi, come i lecca-lecca musicali, un mix di tecnologia e caramelle. Questi deliziosi lecca-lecca non solo offrono unesplosione di gusti, ma hanno anche una sorpresa: l’innovativa tecnologia audio a conduzione ossea integrata che riproduce brani orecchiabili mentre li gusti. Non meno curioso il “Tartufami”, un salame al tartufo con copertura a base di parmigiano.
Il mondo del comfort first presenta anche coloratissimi petali di rosa rossa commestibili, disidratati a freddo.
Tra le novità le gocciole in formato finger, il plum cake arricchito con yogurt e polvere di grillo e il burro al gambero rosso di Mazara del Vallo, che crea un’armonia assoluta per il palato ed un pieno appagamento per gli amanti del crostaceo.Tra i prodotti Comfort first anche i filetti di alice delicious, pescati in maniera tradizionale e confezionati in modo sfuso per facilitarne l’utilizzo come condimento sulla pizza.

Horeca
Tra le novità le cannucce di gelatina assortite, ai gusti fragola, ciliegia, mela, uva. I condimenti vedono protagonista il tartufo, che troviamo abbinato al carpaccio in acqua di mare e a un insaporitore sempre a base di acqua di mare. Diventa condimento il famoso cocktail Moscow Mule, a base di aceto, ginger e lime per esaltare il gusto di tartare di carne e pesce. Novità anche l’olio affumicato nero, ricavato dalla polvere di carbone di bamboo vegetale.
Gli spalmabili presentano una maionese al rafano che arricchisce e rende più gustosa ogni genere di portata, e una crema di champignon tritati, olive nere e scaglie di tartufo nero estivo. Continua infine il successo dei formaggi spalmabili, a base di pecorino, parmigiano e ancora l’onnipresente tartufo. Un menù tra innovazione e tradizione da chiudere gustando un caffè limited edition ispirato alla serie TV “Bridgerton” in onda su Netflix.

Edizione record
La ventiduesima edizione di Cibus a Fiere di Parma si è chiusa con oltre 75mila presenze (+25% rispetto al 2022). Un’edizione da record per numero di brand (3.000) e buyer (3.000) presenti, che ha visto la partecipazione del Ministro Ministro del Made in Italy e delle Imprese Adolfo Urso e del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. Tra i temi protagonisti della kermesse i prodotti Dop e IGP, che secondo l’analisi di Nielsen, se utilizzati come ingredienti all’interno di prodotti industriali contribuiscono nei punti vendita a una crescita delle vendite al valore con un +14% e a volume del +9,6%. Inoltre, l’indicazione nel packaging della presenza di DOP e IGP aumenta la propensione al consumo e induce il consumatore a privilegiare l’acquisto di prodotti premium, sostenendo un costo maggiore. Collaborazione virtuosa quella tra consorzi e brand che è tra i temi centrali di Cibus. La kermesse infatti vuole essere piattaforma per la valorizzazione dei prodotti DOP e IGP e supportare anche all’estero le best practice, sia in termini promozionali, che per favorire relazioni e accordi commerciali.
Tra le novità più interessanti anche l’applicazione dell’intelligenza artificiale per contrastare le contraffazioni alimentari, con il progetto Nina, promosso dal Consorzio delle Mozzarella di Bufala Campana Dop, per tutelare un’eccellenza del nostro agroalimentare (primo marchio Dop per importanza del Centro-Sud Italia e il terzo tra i formaggi Dop italiani) contro le fake-mozzarelle e contrastare il fenomeno dell’Italian sounding.
Cibus ha acceso un riflettore sull’export del food made in Italy, che nel decennio 2013 – 2023 è stata del 27% rispetto al 12% della media europea, secondo i dati dello studio Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un risultato che ha portato i prodotti agroalimentari italiani venduti all’estero a sfiorare i 64 miliardi di dollari, circa il 10% dell’export europeo (679 miliardi di dollari), collocando il nostro Paese al quarto posto nel 2023 per sviluppo dell’export in Europa.
Food Made in Italy che guarda con sempre maggior interesse al mercato americano, che considerando retail e alcolici vale 1.500 miliardi di dollari. Un tema affrontato in occasione del convegno USA4 Cibus: le opportunità per le aziende italiane di investire negli Stati Uniti nell’epoca dell’Inflation Reduction Act, realizzato in collaborazione con American Chamber of Commerce in Italy, che ha visto l’intervento di importanti brand quali Auricchio, Levoni, Rigamonti e la partecipazione dell’Associazione Centromarca. Made in Italy che il 94% degli italiani considera come il principale ambasciatore dell’italianità nel mondo, secondo la ricerca Federalimentare-Censis “L’industria alimentare tra Unione europea e nuove configurazioni globali”, che ha evidenziato la centralità dell’industria alimentare e del Made in Italy e l’importanza delle future scelte in Europa. Grande attenzione anche per il tema della sostenibilità, affrontato nel convegno “Strumenti moderni per una filiera agroalimentare sostenibile”, organizzato dai Giovani di Confagricoltura-ANGA e dal Gruppo Giovani Imprenditori di Federalimentare nella cornice di Cibus 2024, con focus sulle strategie e le best practice da attuare per incentivare l’export dei prodotti Made in Italy. Sostenibilità che vede il packaging nel ruolo di protagonista: per 2 italiani su 3, secondo l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo curato da Nomisma, la confezione ha infatti un ruolo decisivo nelle scelte d’acquisto di cibi e bevande, mentre per 1 su 2 rappresenta un aspetto cruciale per contribuire a rendere un prodotto alimentare più rispettoso per l’ambiente.
La 22esima edizione è stata accompagnata come sempre dall’iniziativa Cibus Food Saving, promosso dal Banco Alimentare, per recuperare i prodotti che gli espositori sceglieranno di donare, così da distribuirli alle organizzazioni caritative convenzionate in Emilia Romagna, che aiutano le persone in difficoltà sul territorio.

 
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