I protagonisti della moda: Cesare Tadolini

Anche i grandi buyer come Cesare Tadolini sono come i grandi stilisti; fanno tendenza.

Sanno cogliere gli aspetti fugaci della moda identificando il proprio show room con le griffes del momento, sanno giudicare con occhio critico le collezioni in passerella, sanno consigliare la loro clientela diventandone persino i confidenti, sanno valutare il lato economico del mercato per capire come acquistare in anteprima i capi della prossima stagione e soprattutto sanno cogliere e soppesare l’aspetto culturale del proprio lavoro: la moda è costume e il costume fa parte della storia dell’uomo.

Cesare Tadolini reduce dal tourbillon di sfilate a Milano e Parigi che segue regolarmente facendo successivamente recensioni per quotidiani e rilasciando interviste per giornali italiani e stranieri, dà il voto agli stilisti e commenta la moda con grande disinvoltura maturata in quarant’anni di esperienza diretta in prima linea, con la clientela, a fianco dei fotografi, dietro e davanti le passerelle, scrivendo per famose testate e come buyer prima di Max Mara a Bologna e oggi titolare delle boutiques da donna e da uomo L’incontro a Modena.
Un bel lavoro non c’è che dire, all’apparenza frivolo, ma dietro la veste patinata, fatto, come tutti i lavori, di sacrifici, di costanza, di passione e di talento… nulla ti viene regalato!
Pensieri e parole a ruota libera in esclusiva su PD Mag. con uno dei protagonisti della moda, innamorato da sempre del suo mestiere e proprio come in amore sempre pronto a sfidare le difficoltà…

“Oggi per la moda, uno dei mercati più importanti in Italia, il momento è difficile” commenta Cesare Tadolini “come del resto per tanti altri settori, il mercato rispecchia di riflesso quello che succede nel mondo, così dal fatidico 2001, anno del crollo delle Torri Gemelle a NY, la moda ha subito dei fermi e delle imposizioni dovute a cause di forza maggiore alle quali però non ci si può sottrarre essendo “globalizzati”.
Questo purtroppo ha portato anche a un appiattimento dell’identità singola e di gruppo: una volta c’erano gli hippies, i paninari, gli yuppies etc. che portavano avanti un discorso che durava una decina di anni, oggi non c’è più questa tendenza e diventa sempre più difficile trovare punti di riferimento, anche nella moda.
Anche se il momento è difficile io però lo trovo entusiasmante per il fatto che se tu vuoi emergere e hai le qualità per farlo, puoi anche azzardare e sicuramente la moda è un gioco d’azzardo, e ricavarne tanta soddisfazione.
Ad esempio proprio in un momento come questo, ho deciso di fare un cospicuo investimento per allargarci ed includere nella boutique uomo di c.so Duomo, un altro negozio storico della città. Il tutto è stato possibile grazie al supporto di mia moglie, mia figlia Gaia e del mio staff qualificato che segue una clientela non solo modenese ma anche di altre città e così oggi, i ns. clienti possono avere una boutique più ampia, completamente rinnovata nel rispetto della tradizione visto che parliamo di negozi legati alle Belle Arti.
Sarà un fiore all’occhiello per Modena e di sicuro farà tendenza…”

“Mi piace dire ai giovani che sognano il mondo della moda” sottolinea Cesare Tadolini dell’Incontro “che è vero la moda è un lavoro straordinariamente bello ed interessante quanto faticoso e molto impegnativo.
Bisogna fare molta gavetta, viaggiare parecchio, rimanere sempre aggiornatissimi, avere gusto per il design, il cinema, la musica… tutto diventa importante per avere spunti nel mondo della moda. L’obiettivo è formarsi al gusto del bello, al senso dell’estetica, e trasformare i propri talenti in un vero e proprio mestiere, cosa che mi ha insegnato la mia precedente esperienza come buyer per un’importante catena di negozi a livello internazionale e che considero un po’ la mia Università. Sono e siamo consapevoli comunque che l’aggiornamento deve essere costante e continuo e che, nel mondo della moda, si deve sempre ripartire da capo con umiltà e passione.
Dopo tanto tempo, io stesso continuo ogni anno a frequentare sfilate, congressi, conventions e trovo sempre qualcosa di nuovo da “cogliere” e spesso le domande dei giovani mi stupiscono e mi tengono costantemente in corsa e allenato per la velocità con cui la moda oggi è moda e domani non lo è più.”

“La moda ultimamente è rinsavita un po’ troppo a mio parere” continua Cesare Tadolini” nel senso che da tre, quattro anni a questa parte si tende un po’ troppo al classico, soprattutto nelle collezioni da donna più che da uomo.
Noi quindi dobbiamo far sì che la moda debba sembrare classica con un tocco fashion… cerco di spiegarmi meglio: un capo classico dovrebbe diventare di moda e un capo di moda dovrebbe diventare classico.
Forse per giustificare il momento storico che stiamo vivendo, la gente si sente rassicurata dal fatto di pensare che comprando un giacchino di Burberry sarà a la page per molti anni… poi invece quando la persona si vede troppo classica non si piace più di tanto e vuole qualcosa che renda il capo più fashion.

Allora a chi ha un negozio, in particolare multimarca come il nostro, spetta il compito di interpretare chi hai davanti in base alla fisicità e al carattere per far sì che la cliente non esca dal negozio e sembri una “gruccia.”

Dietro ogni vendita c’è spesso un lavoro psicologico molto importante.

La soddisfazione più bella per me è vestire una donna fuori taglia oppure con un po’ di proporzioni sbagliate come la spalla più piccola e il fianco più largo e vedere la felicità negli occhi di una persona che esce contenta per l’acquisto che le ho consigliato.”

“Questo lavoro mi ha regalato riconoscimenti importanti come gli inviti del Cav. Mario Boselli, Presidente della Camera della Moda e del Sindaco di Milano rispettivamente a Palazzo Reale e a Palazzo Marino; eventi a cui partecipano abitualmente giornalisti e stilisti di fama internazionale.
Come non menzionare poi la mia partecipazione alle serate di beneficenza organizzate da Liza Minelli e Gai Mattiolo a Roma e a tutte le sfilate di Alta Moda. Una grande emozione è stato ricevere pensieri personali da parte di Antonio Marras e inviti per le feste glamour di Dolce&Gabbana ed Eva e Roberto Cavalli.
Per non dimenticare infine, le soddisfazioni che mi vengono dalla scoperta di nuovi talenti come i recenti Riccardo Tisci, Albino e la coppia 6267 che rispondono ai nomi di Tommaso Aquilano e Roberto Raimondi: sentiremo parlare molto di loro in futuro.

Guardando al prossimo futuro tra le esperienze significative della mia carriera rientrerà di sicuro la partecipazione, questa estate, al compleanno artistico di Valentino a Roma. A lui un bel 10 e Lode non lo toglie nessuno…
Lo stesso voto va alle recenti sfilate di Dolce&Gabbana, Roberto Cavalli, Ermanno Scervino e Antonio Marras.

Infine un pensiero speciale va ai miei collaboratori e alla mia Clientela che mi permettono di guardare al domani con continuo entusiasmo e curiosità, senza i quali non si può fare questo lavoro…”


 
 
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