La casa fu fondata a San Cesario sul Panaro, in provincia di Modena, dall’italo-argentino Horacio Pagani. Pagani si trasferisce in Italia all’età di 27 anni, entrando come operaio di terzo livello alla Lamborghini diventando in breve tempo responsabile del design e dei materiali compositi. Costruisce, per la prima volta al mondo, la prima automobile interamente in materiale composito: la Countach Evoluzione e firma il design della Countach 25th Anniversary: grande successo commerciale per la Lamborghini.
Ma da tempo, Horacio Pagani aveva in mente di dedicarsi alla produzione in proprio di una nuova Gran Turismo, che divenisse il punto di riferimento nel suo segmento di mercato. Fu proprio nel 1988 che apparvero i primi disegni della futura vettura, la Zonda, che all’epoca si chiamava Fangio F1, e nel 1991 Pagani creò anche la Modena Design, che diventa fornitore di produttori di auto sportive, come Dallara, Ferrari, Berman, Lange e Renault.
Nel frattempo gli studi per la Fangio F1: nel 1992 Pagani realizza il primo prototipo del progetto C8 e fu proprio in quell’anno che nacque la ragione sociale della Pagani Automobili. In quel periodo, tramite Juan Manuel Fangio, conosce i vertici della Mercedes-Benz e due anni dopo ,ottenne la fornitura dei motori AMG, interamente realizzati a mano. I test aerodinamici furono condotti nel 1993 alla galleria del vento della Dallara. La nuova vettura fu terminata nel 1998 con il nome di Zonda, una supersportiva costruita a mano con telaio e scocca in fibra di carbonio, il cui design trae ispirazione dagli sport prototipi Gruppo C. La nuova supercar fu introdotta al Salone di Ginevra del 1999. Il nome di Zonda fu scelto al posto di Fangio F1 per rispetto verso il grande pilota argentino scomparso nel 1995.
A inizio 2011 viene svelata la Pagani Huayra, figlia del progetto “C9”, il modello che va a sostituire la Zonda e a cui si ispira per l’evoluzione stilistica.
La Huayra monta inizialmente un V12 con due turbocompressori marchiato AMG da 5980 cm³ che sviluppa una potenza di oltre 730 CV e una coppia motricedi 1000 Nm che le consentono di toccare una velocità massima di 374 km/h con un’accelerazione sullo 0 a 100 in poco meno di tre secondi.
Intervista al Dr. Horacio Pagani
a cura di Cristina Bicciocchi
È sempre straordinario per me, entrare in contatto con personaggi del calibro del dr. Horacio Pagani, perchè sono sicura di vivere anche solo per i pochi minuti dell’intervista, un’emozione unica, che mi permette di immergermi in storie affascinanti. In questo caso quella che ha portato un ragazzo appassionato di motori a venire in Italia per rincorrere il sogno di costruire una supercar: un’auto di lusso grintosa e innovativa con prestazioni eccezionali.
Sig. Pagani ci può raccontare brevemente quali sono stati i suoi primi passi per realizzare questo sogno?
La mia è una storia d’amore, quella con il mondo delle automobili. Fin da bambino sognavo di esporre i miei pezzi ai vari saloni internazionali, costruivo automobiline di latta che poi esponevo ai Saloni di Ginevra e Torino della mia fantasia. Amo Bertone e Giugiaro, le grandi carrozzerie Torinesi e le eccellenze emiliane. Il marchio Mercedes, le auto anni 30 americane. Ma mi piacciono tutte le macchine in generale, sono un grande fan di tutte le supercar.
Ma i soldi per iniziare questa avventura dove li ha trovati?
Risparmiando ogni giorno, facendo economia su ogni cosa. Non ho mai avuto nessuno sponsor, e tutto quello che ho creato l’ho fatto grazie al duro lavoro e alla fatica. Anche oggi, la Pagani Automobili rimane una ditta indipendente, che destina gran parte dei propri profitti nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni e nuovi materiali.
Questo a dimostrazione del fatto che quando dietro ad un sogno c’è il genio, la concretezza e la determinazione di riuscire nell’intento, nulla e nessuno ti può fermare....
È stata una coincidenza quella di venire dall’Argentina proprio qui nella nostra Motor Valley?
Io volevo venire a Modena a costruire la mia macchina perchè sapevo che questa terra è ricca di talento di passione per il mondo automobilistico. Non per niente tutte le più prestigiose case del mondo, come Ferrari, Lamborghini e Maserati sono prosperate qui, perchè le persone sono innamorate dell’automobile, a spingerle è la passione. E la passione è la cosa più importante, in qualsiasi lavoro.
Ma veniamo ai prodotti creati dal dr. Pagani: auto con prestazioni eccellenti, oggi conosciute in tutto il mondo.
Si può affermare che i vari modelli di Zonda e successivamente di Huayra sono le numero 1 delle luxury cars?
No, non farei classifiche, i nostri clienti sono innamorati delle Pagani perchè le considerano un qualcosa a se stante, di difficile collocazione. A me non piace nemmeno usare la parola successo, credo non abbia molto senso. Noi siamo contenti di avere, come detto, molti clienti entusiasti e soddisfatti, una fabbrica solida, un grande team e sopratutto una grande passione per quello che facciamo. Questo ci ripaga di tutti gli sforzi che affrontiamo e superiamo ogni giorno.
Quanta passione e rigore occorrono da parte sua e del suo team di lavoro per realizzare un prodotto di questa caratura?
Ripeto il medesimo concetto: quello che rende uniche le nostre auto è la passione che ogni singolo membro del nostro team, dall’ingegnere che progetta una vite, al designer che disegna un particolare, all’artigiano che plasma la carrozzeria in carbonio alle ragazze che organizzano i tour. La passione, unita alla filosofia rinascimentale che abbracciamo, rende ogni processo, ogni azione una sinstesi tra arte e scienza, tra le tecnologie più avanzate al design più personale.
Quante auto si producono all’anno nella Vs. azienda e chi sono i Vs. migliori Clienti?
Arriveremo a chiudere il 2015 con 45 auto prodotte.
I nostri clienti sono le persone più ricche al mondo che hanno un debole per l’arte e la cultura. Hanno tutti un profilo basso, e vanno dai 20 ai 90 anni. Persone che apprezzano il valore di un oggetto d’arte, che amano la cura dei dettagli. Sono di solito persone molto semplici che si sono fatte da sole e hanno lavorato tanto per avere quello che hanno.
Adesso sò che Vi state preparando per il salone di Ginevra; quali sono gli obiettivi 2015 del Vs. brand?
Chiudere l’anno con l’obiettivo di 45 automobili prodotte e consegnate. Ma oltre a questo c’è ancora tanto da sognare, tante emozioni da vivere e tanta voglia di regalarne. Ogni giono, a tutti i nostri fans e a tutti i nostri clienti. Il 2015 sarà un anno ricco di sorprese, completeremo la fabbrica nuova che stiamo costruendo ed avremmo anche una ciliegina sulla torta...