Maria Callas per sempre...

Maria Callas

A quarant’anni dalla morte di Maria Callas, una mostra a Parigi e una a Milano ripercorrono l’epoca più gloriosa del soprano. Un’artista fondamentale della cultura del Novecento, e un’icona di stile indimenticabile. Lei stessa ricordava spesso: “La morte non esiste, esiste solo la vita ed io non morirò mai”, quasi a presagire il suo futuro nell’Olimpo delle dee, dei miti, di coloro che non saranno mai dimenticati, perché hanno avuto, fin dalla nascita, una configurazione astrale che indicava una strada gloriosa (New York 2 dicembre 1923).

Affascinante, perfezionista, dotata di una voce unica e straordinaria, si è imposta fin da quando decise di dedicarsi al bel canto, una dura disciplina per migliorare le sue interpretazioni per saper usare al meglio le sue corde vocali ed è sbocciata in una splendida donna, dopo rigori alimentari e scelte di look appropriate che l’hanno resa elegante come una indossatrice sopra e fuori dal palco.

La sua vita è conosciuta dai più, visto che i tabloid dell’epoca l’hanno seguita nei suoi successi a Teatro e nel privato, raccontando meraviglie sulle sue esibizioni e pettegolezzi sui suoi amori, tra cui quello con il magnate greco Aristotele Onassis, che fu uno dei motivi del suo annunciato tramonto, visto che, dopo 10 anni di frequentazione con il soprano che aveva lasciato il marito per lui, sposò la vedova di Kennedy, Jaqueline. Da allora Maria Callas cambiò umore, non riusciva più a cantare e piano piano ritirandosi dalle scene, si lasciò sempre più andare e morì in solitudine a Parigi a soli 54 anni, il 16 settembre 1977. Il referto medico indicò l’arresto cardiaco come causa del decesso, smentendo le voci di suicidio. La fine e il suo triste amore non offuscarono però la vita artistica della grande Maria Callas che ancora oggi viene ricordata e celebrata come un autentico mito, come cantante dalla voce divina e impareggiabile, come donna seppur fragile nei sentimenti, forte nella sua determinazione di riuscire nella professione e di incomparabile presenza scenica capace di emozionare chiunque avesse avuto l’occasione di ascoltarla.

Anche in questa ricorrenza, per arricchire la mostra di Parigi, è stato contattato Ilario Tamassia, il noto arredatore di San Prospero nonché uno dei pochi collezionisti al mondo di oggetti appartenuti al grande soprano.

Con grande gioia e grande generosità, Ilario Tamassia ha prestato foto, libri e il famoso quadretto della Sacra Famiglia del Cignaroli, che era il portafortuna di Maria Callas. Anche Rai 1, con la Vita in Diretta, ha intervistato Ilario Tamassia che ha raccontato quanto sia emozionante ricordare la Divina Maria Callas e quanto sarebbe ancora più importante, visto la caratura del personaggio, che ci fosse un museo o un teatro dedicato a Lei, per dare la possibilità ai suoi estimatori e alle nuove generazioni, di avere un luogo celebrativo dove ripercorrere le tappe più significative della sua carriera artistica e trovare le cose a Lei più care. Abiti di scena, cappelli, vestiti, foto, lettere e soprattutto le opere interpretate nei vari teatri, saranno riproposte in un volume fotografico di prossima uscita di Tom Volf dal titolo “Maria by Callas” edito da Assouline.

Anche in questo caso hanno collaborato sia Ilario Tamassia che Marco Galletti, da sempre il curatore degli oggetti e delle foto che Tamassia ha raccolto come collezionista.

A proposito della sua collezione Tamassia racconta: “Sono molto legato al quadretto del Cignaroli del 1700. E’ un cofanetto in dimensioni di 20x15, che rappresenta la sacra famiglia e a cui la Callas teneva in modo assoluto. Lo portava sempre con se’ ovunque e senza averlo, non cantava da nessuna parte. E’ un quadretto votivo, dietro al quale la Callas ha scritto “Grazie buon Dio”. Al suo interno son contenuti sei immagini sacre in forma di santino. Il quadretto del Cignaroli ha una valenza davvero profonda. Io lo considero il cuore della Callas. È stata capace di fare tornare indietro un collaboratore a prenderlo, quando durante una tournée, se lo era scordato a casa. Altrimenti non si sarebbe mai esibita!”

Anche a Modena Maria Callas è stata ricordata con una mostra di foto e documenti provenienti dall’archivio personale del soprano della collezione “Ilario Tamassia” nella Sala del Fuoco del Comune di Modena, terminata il 28 ottobre scorso con un concerto e sarà ricordata nell’incontro di Natale di Profilo Donna al Club Europa ‘92, infoline 346 3152333.
Un omaggio doveroso nella Città del belcanto a una grande della lirica come la Divina.

 
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